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Cava de’ Tirreni, Servalli sospende l’attività didattica in presenza fino al 10 aprile

Pubblicato il 6 Aprile, 2021

In sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, dice no all’attività didattica in presenza. La sospensione è prevista fino al prossimo 10 aprile, con il primo cittadino di Cava de’ Tirreni che si allinea ai colleghi di Sarno, Roccadaspide e Montesano sulla Marcellana. Il sindaco Vincenzo Servalli ha così sospeso le attività didattiche in presenza dal 7 al 10 aprile per gli asili nido, scuola dell’infanzia, scuola primaria e primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado (pubbliche e private) con contemporanea attivazione della didattica a distanza DAD e disposto la chiusura delle ludoteche fino a domenica 11 aprile 2021. ll provvedimento adottato rientra nelle deroghe previste per i sindaci dal D.L 44 del 1 aprile 2021, nei casi di rischio elevato di diffusione del contagio e in considerazione che attualmente sul territorio comunale, sulla base dei dati forniti dal Dipartimento di Prevenzione del’ ASL Salerno, la curva dei contagi è superiore alla media regionale; a partire dai rilevamenti della settimana 22 marzo – 28 marzo e fino alla settimana 29 marzo – 4 aprile, infatti, il contagio è in ascesa con un indice RT di 12,31% mentre l’indice della Regione Campania è pari al 11,31%; In particolare, la piattaforma regionale Sinfonia sulla base dei dati di diffusione del contagio nella città invita all’adozione di misure di contenimento tra le quali la sospensione delle attività didattiche in presenza. Ed infatti i dati della piattaforma regionale indicano la massima percentuale (positivi su tamponi) pari a 20% nella fascia di età 0/5 anni; di 13,79% per la fascia d’età 6/10 anni; e di 22,56% nella fascia di età 11/13 anni. Questi valori riferiti alla popolazione in età scolare, oggi teoricamente allocati alla didattica in presenza, hanno valori ben superiori alla percentuale di contagi positivi cittadini, che già peraltro è superiore alla media regionale. Persiste, inoltre, la presenza di un quadro epidemiologico tale da non consentire la ripresa delle attività didattiche in presenza, in assoluta sicurezza, in quanto occorre monitorare e verificare i dati della settimana in corso e l’andamento della curva dei contagi.

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