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Cavalli: sciopero e presidio dei lavoratori

Otto ore di sciopero e presidio di fronte ai cancelli della fabbrica all’Osmannoro alle porte di Firenze,

Pubblicato il 17 Giugno, 2020

Otto ore di sciopero e presidio di fronte ai cancelli della fabbrica all’Osmannoro alle porte di Firenze, per ribadire ancora una volta il no al trasferimento a Milano della Roberto Cavalli e di 170 dipedenti. Assieme ai lavoratori e lavoratrici la Femca Cisl e la Filctem Cgil.

Alla base della protesta non c’è solo il no alla chiusura della sede fiorentina della Roberto Cavalli, ma anche la mancanza di solide prospettive future per coloro che decideranno di trasferirsi nel capoluogo lombardo.

Ai cancelli della Roberto Cavalli

Sul trasferimento a Milano la proprietà, Vision Investment di Dubai, società controllata dal magnate Hussain Sajwani è irremovibile, ma la cosa risulta ancor di più complicata perché la nuova azienda non vuole discutere nemmeno delle condizioni contrattuali e salariali dei lavoratori, sia dell’eventuale interruzione del rapporto di lavoro per chi non si trasferirà a lavorare nel capoluogo lombardo. 

A tutto questo si aggiunge anche il fatto che chi deciderà di trasferirsi a Milano non avrà incentivi aggiuntivi oltre a quanto previsto dal contratto nazionale, una mensilità in più se ci sono familiari a carico, mezza senza. Chi non sceglierà di spostarsi nel capoluogo lombardo e quindi interromperà il rapporto di lavoro avrà a disposizione il cosiddetto piano sociale (erogazione da sette a dieci mensilità). 

“Un atteggiamento unilaterale inaccettabile, servono risposte concrete alle aspettative dei dipendenti”, tuonano Femca Cisl e Filctem Cgil. 

E domani l’azienda ha fatto sapere che alle 23:59, scade il termine entro il quale un lavoratore deve comunicare se intende usare le possibilità del piano sociale. 

Per questo i lavoratori e sindacati hanno deciso di fare anche domani, giovedì 18 giugno, sciopero e presidio  di due ore di fronte ai cancelli. 

Annunci Mortuari appesi ai cancelli della Roberto Cavalli

Per lunedì 22 giugno è previsto un nuovo incontro tra sindacati e azienda presso il tavolo di crisi istituito dalla Regione Toscana.

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