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Cgil, Cisl e Uil del Veneto rilanciano una capillare campagna per promuovere la vaccinazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori

Pubblicato il 15 Settembre, 2021

15.9.2021 – ​Cgil, Cisl e Uil del Veneto rilanciano la campagna di promozione del vaccino contro il Covid 19 per convincere tutte le lavoratrici e i lavoratori non ancora immunizzati a rimediare nel più breve tempo possibile. Lo faranno con un capillare volantinaggio nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro, attraverso assemblee sindacali informative, sui social e sui mezzi di informazione, anche in vista della probabile estensione del green pass, su cui sono stati convocati proprio oggi pomeriggio i segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil dal presidente Draghi.


 “Vogliamo contribuire – dichiarano Christian Ferrari (segretario generale Cgil Veneto), Gianfranco Refosco (segretario generale Cisl Veneto), Roberto Toigo (segretario generale Uil Veneto) – alla massima diffusione delle vaccinazioni tra le lavoratrici e i lavoratori. La nostra posizione è chiara: siamo a favore dell’obbligo vaccinale per tutte e per tutti, ma siamo convinti che ancora molto si possa fare per convincere con gli argomenti giusti chi ancora nutre dubbi sulla sicurezza e sulla opportunità dell’immunizzazione. I dati sulla protezione che il vaccino garantisce sia dal contagio, che dai ricoveri e dai decessi sono inequivocabili“.


Consideriamo la vaccinazione – proseguono i segretari di Cgil, Cisl e Uil del Veneto –  innanzitutto uno strumento indispensabile per salvaguardare la salute di chi lavora. E, contemporaneamente, un gesto di responsabilità per i propri familiari, per i colleghi, per gli anziani e i più fragili, per chi non può vacinarsi. E’ il mezzo decisivo, insieme a tutte le misure di prevenzione previste e aggiornate nei protocolli di sicurezza (che ovviamente devono continuare ad essere applicate con rigore nei luoghi di lavoro), per sconfiggere la pandemia. Nello stesso tempo, ci battiamo per rendere il vaccino accessibile in tutto il mondo, per le idee di solidarietà che ci contraddistinguono e perché da questo incubo non si esce un Paese alla volta, ma tutti insieme, pena la continua circolazione di varianti sempre più pericolose“. 


In definitiva – concludono Ferrari, Refosco e Toigo – con la vaccinazione proteggiamo e facciamo ripartire il lavoro. E’ prima di ogni altra cosa una questione di salute individuale e collettiva, ma rappresenta anche l’opportunità, un’opportunità a portata di mano, per lasciarci alle spalle la terribile crisi economica determinata dalle chiusure e dai fermi produttivi dei mesi scorsi, che sono stati pagati sulla loro pelle dalle lavoratrici e dai lavoratori, in particolare dalla parte più debole del mondo del lavoro. Senza dimenticare l’essenzialità della scuola, che finalmente sta tornando in presenza e che non possiamo permetterci di interrompere per tornare alle lezioni a distanza. Le nuove generazioni hanno già subito danni pensantissimi negli ultimi due anni scolastici. Vacciniamoci tutti, per noi, per gli altri, per la tenuta e la coesione della nostra società: è questo il messaggio che lanciamo nella maniera più accorata alle persone che rappresentiamo“.

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