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Le rivelazioni choc di un compagno di cella di Chico Forti: “Ha chiesto aiuto alla ‘ndragheta per mettere a tacere Selvaggia Lucarelli e Marco Travaglio”

Pubblicato il 5 Luglio 2024

Da oltre un mese Chico Forti è tornato in Italia ed è detenuto nel carcere di Montorio, a Verona, dopo aver scontato 24 anni di prigionia. Neanche il tempo di rimettere piede nel suo paese natio che si trova coinvolto in una questione molto spinosa, sulla quale la Procura di Verona ha aperto un’indagine, confermata dal capo della Procura Raffaele Tito e di cui ne parla anche il Corriere della Sera.

Un detenuto ha raccontato che Chico Forti gli avrebbe chiesto di metterlo in contatto con qualche uomo della ‘ndrangheta per mettere a tacere Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli e una terza persona non specificata.

La presunta richiesta di Chico Forti

Il compagno di cella ha raccontato ad una persona che lavora nel carcere che Chico Forti, dinanzi ad un altro detenuto, gli avrebbe chiesto esplicitamente di metterlo in contatto con la ‘ndrangheta, assicurando che avrebbe ripagato il favore una volta uscito fuori dal carcere, convinto evidentemente di tornare in libertà.

L’ex surfista e i due detenuti sono stati ascoltati come testimoni dalla Procura, che al momento ha aperto un fascicolo contro ignoti con l’accusa che potrebbe essere di istigazione a delinquere.

Perché Chico Forti ce l’ha con Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli?

Perché l’ex imprenditore trentino ce l’avrebbe così tanto con Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli? Potrebbe essere per un titolo del Fatto Quotidiano, di cui Travaglio è direttore, che annunciava il ritorno in Italia di Forti con un titolo molto forte e cioè “Benvenuto assassino”. L’articolo era particolarmente critico anche nei confronti di Giorgia Meloni che aveva ricevuto l’ex surfista.

Molto si è detto della presunta innocenza di Chico Forti e perfino il fratello di Dale Pike, ucciso a Miami nel 1998, si è detto convinto che l’imprenditore italiano non c’entri niente con l’omicidio del fratello. In ogni caso si sono create due fazioni, innocenti e colpevolisti, e tra questi ultimi c’è anche Selvaggia Lucarelli che aveva espresso la stessa posizione del Fatto Quotidiano, ribadendole tramite i social.