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Choc in Olanda, l’ex premier Van Agt ha optato per il suicidio assistito insieme alla moglie

Pubblicato il 12 Febbraio 2024

Dries Van Agt, ex primo ministro dei Paesi Bassi dal 1977 al 1982, ha abbracciato la morte con l’eutanasia insieme alla moglie Eugenie Krekelberg, entrambi 93enni ed entrambi malati da tempo.

La notizia è stata diffusa dall’ONG Rights, fondata dallo stesso politico nel 2019, impegnata nel sostenere la causa palestinese. Ecco le parole riportate nel comunicato dell’associazione: “Lunedì 5 febbraio Dries Van Agt è morto nella sua città natale di Nijmegen, insieme e mano nella mano con la sua amata moglie Eugenie Krekelberg”.

Chi era Van Agt

Van Agt, di formazione cattolica, ha sempre militato nel partito democratico-cristiano Apd, governando con l’appoggio prima della destra e poi della sinistra. In molti attribuiscono a lui la svolta “tollerante” dell’Olanda verso la cannabis.

A cavallo tra gli anni ’80 e ’90 l’ex premier ha ricoperto l’incarico di ambasciatore della Comunità europea, prima in Giappone dal 1987 al 1990 e poi negli Stati Uniti tra il 1990 e il 1995.

A lungo Van Agt ha sostenuto la causa israeliana, ma il suo punto di vista è cambiato radicalmente soprattutto dopo un viaggio nello stato ebraico nel 1999. “Ho visto quante cose empie stavano accadendo in Terra Santa” – disse in seguito a quel viaggio, schierandosi apertamente a favore della causa palestinese. 10 anni dopo Van Agt fondò l’ONG Rights Forum, allontanandosi progressivamente dall’Apd.

L’eutanasia

L’ex premier olandese nel 2019 fu colpito da una grave emorragia cerebrale, dalla quale non si riprese mai del tutto. Negli ultimi tempi anche la salute della moglie si era aggravata. Come si legge nel comunicato Eugenie Krekelberg è stata “il sostegno e il rifugio con cui ha vissuto insieme per più di settant’anni. Lui continuava a chiamarla ‘la mia ragazza’ con tenerezza”.

Dopo tanti anni di sofferenza la coppia ha deciso di andarsene insieme mano nella mano, uniti nella vita così come nella morte. I loro funerali si sono svolti in forma privata nei giorni scorsi.

La casa reale olandese ha tributato così l’ultimo saluto all’ex premier: “Van Agt si è assunto importanti responsabilità in un periodo turbolento ed è riuscito a ispirare molti con la sua personalità sorprendente e il suo stile unico”.

Lo ha voluto ricordare anche l’attuale premier Mark Rutte con queste parole: “Con il suo linguaggio fiorito e unico, le sue convinzioni chiare dalla presentazione sempre sorprendente, ha dato colore e sostanza alla politica olandese in un momento di polarizzazione e rinnovamento del partito”.