« Torna indietro

ambulante ucciso

Civitanova Marche, l’idiozia degli “interventisti”

Dopo l’orrore, ascoltare il coro e le accuse dei “faciloni” da bar, risulta ancora più insopportabile. E se in questo coro, ci si mettono pure quelli che aspirano a governare questo Paese con dichiarazioni inadeguate, superficiali e anche irrispettose, la cosa – secondo il sottoscritto – aggiunge all’orrore una vetrina per gli idioti della quale nessuno sentiva il bisogno.

Pubblicato il 31 Luglio 2022

Dopo l’orrore, ascoltare il coro e le accuse dei “faciloni” da bar, risulta ancora più insopportabile. E se in questo coro, ci si mettono pure quelli che aspirano a governare questo Paese con dichiarazioni, superficiali e anche irrispettose, la cosa – secondo il sottoscritto – aggiunge al dolore una vetrina per gli idioti della quale nessuno sentiva il bisogno.

Ho sentito e letto: “Bisognava intervenire. Chi non ha agito ha una grossa responsabilità. Gli indifferenti sono colpevoli allo stesso modo”. Badate bene, queste affermazioni sono state fatte anche – e lo sottolineo – dai maggiori esponenti politici di questo Paese, in Tv e sui social!

Ora vi chiedo: Ma chi di voi che assiste ad una scena del genere sarebbe stato in grado di intervenire? Siete tutti assaltatori dei paracadutisti? Siamo tutti campioni di arti marziali? Come e chi sarebbe potuto intervenire per fermare un energumeno folle? Cosa avreste fatto di diverso che chiamare le forze dell’ordine? Cosa si poteva fare? Chi sarebbe stato in grado di fare qualcosa di utile oltre che filmare la scena per produrre eventualmente delle prove di quello che stava accadendo?

Già, parole vuote a gogò anche contro chi non ha potuto fare altro che riprendere il tutto.

C’erano per caso lì, poliziotti in borghese? Carabinieri o forze dell’ordine che potevano fare e non hanno fatto? C’era lì presente alla scena Myke Tyson? Qualcuno armato? Qualcuno esperto di autodifesa? Una persona abituata alle colluttazioni che sapeva come fare?

Non mi sottraggo, certamente, a riflettere su cosa avrei fatto io. Non saprei, sono reazioni che non puoi prevedere fino a che non ti trovi in una situazione del genere ma, per quello che posso dire – a mente fredda – non sarei stato in grado di fare proprio nulla di diverso da quello che hanno fatto i presenti e cioè chiamare le forze dell’ordine.

Non sarei stato in grado di affrontare una colluttazione con l’assassino, non ne avrei avuto la forza fisica, non avrei potuto colpire con qualcosa quell’uomo e poi pensare di scappare, perché non sarei stato in grado di fuggire. Avrei potuto gridare per attirare l’attenzione ma, francamente, oltre quello, non avrei potuto fare.

A mio modo di vedere e – secondo la mia esperienza- ci sarebbero state pochissime persone in grado di fermare l’assassino e le conseguenze sarebbero state imprevedibili. Se qualcuno avesse potuto farlo e fosse stato presente, dovrà fare i conti con la propria coscienza non certo con la giustizia dei Tribunali. Altra faccenda è, se era presente qualcuno che avrebbe avuto il dovere di intervenire ma, questo, al momento, non è dato saperlo.

Mi viene in mente una cosa che scrisse il povero Federico Aldovrandi, morto proprio perché chi era intervenuto con lo scopo di aiutarlo non aveva la qualità, le conoscenze e l’esperienza per farlo: “Se agisci per aiutare qualcuno devi avere la consapevolezza di essere preparato per farlo. Altrimenti meglio non farlo”.

Gennaro Giacobbe, direttore Dayitalianews