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Cna Veneto contro l’imposizione del limite ad una sola cessione del credito nella bozza del decreto sostegni

Pubblicato il 25 Gennaio, 2022

 «L’attuazione di questa norma darebbe l’avvio ad una distorsione del mercato»

25.1.2022 – Così il Presidente CNA Veneto Moreno De Col sintetizza la posizione della Confederazione veneta relativamente alla imposizione del limite massimo di una sola cessione del credito inserito nella bozza del Dl Sostegni per contrastare possibili frodi, allineandosi con la posizione di CNA.

«I continui cambiamenti in atto – prosegue il Presidente De Col – applicati a strumenti che funzionano quali i bonus fiscali, vero volàno per far ripartire l’economia delle micro e piccole imprese e degli artigiani, rischiano di mettere in difficoltà gli strumenti e i meccanismi che si sono dimostrati strategici per la ripartenza.  Questa operazione di contenimento di usi impropri della normativa, se certamente possa essere necessaria, non può penalizzare l’intera rete compromettendo tutti gli aspetti positivi e le favorevoli ricadute sulle attività delle nostre imprese. A ciò si aggiunga un’altra considerazione: indicare le sole banche come cessionarie significa comprimere la concorrenza andando di fatto a creare un oligopolio. Non possiamo che unirci in un’unica voce – conclude il Presidente CNA Veneto Moreno De Col – nel chiedere al Governo di rivedere il testo prima che sia pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, superando la restrizione di un’unica cessione del credito.»

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