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COLDIRETTI VENEZIA: NUOVE CONSEGNE DI PACCHI SOLIDALI

Pubblicato il 25 Maggio, 2021

Mestre 25 Maggio 2021 – Gli agricoltori offrono il loro contributo alla comunità locale nella speranza di aiutare a superare l’emergenza economica e sociale provocata dalla diffusione del coronavirus e dalle necessarie misure di contenimento. Così, il presidente di Agrimercato Venezia Davide Montino, insieme alla coordinatrice di Campagna Amica Martina Bosello stanno consegnando in queste ore, quasi due quintali di prodotti.


Pasta e riso, Grana Padano, biscotti, sughi, salsa di pomodoro, tonno sott’olio, dolci, stinchi, cotechini e prosciutti, carne, latte, panna da cucina, zucchero, olio extra vergine di oliva, legumi e formaggi sono stati donati a Marghera alle Opere Riunite Buon Pastore, al mercato agricolo coperto di Mestre, ma anche alle suore alla Casa Mater Christi a Mestre, nelle mani di famiglie bisognose a Zianigo, a Spinea, a Chirignago e Meolo in base alle segnalazioni di situazioni di difficoltà pervenute nei mesi scorsi.

“Dallo scorso lock down di marzo siamo impegnati in queste iniziative solidali – spiega Davide Montino presidente di Agrimercato Venezia, – in questo periodo così incerto ci teniamo a fare la nostra parte per donare un po’ di serenità alle famiglie che si trovano ad affrontare le difficoltà della crisi. Anche l’agricoltura sta risentendo degli effetti della pandemia ma questo non ci impedisce di pensare a chi si trova nel bisogno”.


A livello nazionale abbiamo donato oltre 5 milioni di chili in specialità “Made in Italy” arrivando capillarmente a tutte le persone in difficoltà, progetto messo in campo dal management dei Consorzi Agrari D’Italia (Cai) e dalla Coldiretti che ha deciso di rinunciare a propri compensi straordinari a favore di una operazione di solidarietà importante per gli agricoltori e per i tanti cittadini che in questo momento si trovano in difficoltà anche per mangiare. Si tratta – spiega la Coldiretti – della più grande offerta gratuita di cibo mai realizzata dagli agricoltori italiani per aiutare a superare l’emergenza economica e sociale provocata dalla diffusione del coronavirus e dalle necessarie misure di contenimento.

Il Covid ha inciso sulle azioni benefiche con oltre un italiano su tre (34%) che ha dovuto rinunciare o ridurre nel 2020 la solidarietà dopo averla fatta negli anni scorsi.
In Veneto – spiega Coldiretti – sono circa 97mila gli indigenti che si rivolgono alle mense pubbliche organizzate dagli enti preposti. A causa dell’emergenza sanitaria il disagio sociale è aumentato con un incremento del 30% di nuovi poveri. Il quadro regionale e così anche quello veneziano è rappresentato da nuove figure di indigenti– spiega Coldiretti – c’è chi ha perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che si sono fermate. Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – hanno sperimentato condizioni di vita così problematiche tanto da dover ricorrere alle forme di solidarietà.


“Essere impegnati in questa missione– spiega Davide Montino – è un’esperienza toccante. Ogni giorno gli incontri arricchiscono umanamente il nostro lavoro. Rispettando la dignità delle persone e la loro privacy raccogliamo anche le testimonianze di vita degli invisibili. Da chi come single e senza lavoro si trova a crescere i bambini, dipendenti della ristorazione che hanno perso il lavoro con una famiglia da mantenere e un mutuo da pagare.” “Il Covid sta lasciando un segno indelebile sulle fasce più deboli della società – sottolinea Giovanni Pasquali direttore di Coldiretti Venezia– questo che stiamo compiendo è un atto di responsabilità sociale”.

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