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Come funziona un satellite: le aziende aerospaziali toscane si raccontano

Come funziona un satellite: le aziende aerospaziali toscane si raccontano

Pubblicato il 14 Dicembre, 2021

Come funziona un satellite? Spettrometri, sensori e tanti altri congegni montati sui satelliti perché funzionino al meglio. Velivoli che si possono pilotare a distanza. Esperimenti da fare nello spazio e soluzioni innovative, anche per l’industria. “L’eccellenza della toscana è anche nel settore dell’aerospazio – spiega l’assessore all’economia, Leonardo Marras – Un’eccellenza meno nota forse di altre in cui la nostra regione si distingue, ma non meno importante”.

Il settore aerospaziale in Toscana è all’avanguardia. E così il 16 dicembre 2021, in occasione della prima Giornata nazionale dello spazio che ricorda il lancio del primo satellite italiano avvenuto cinquantasette anni fa, il distretto di manifattura avanzata Gate 4.0 di Pisa ha deciso di organizzare un evento per far conoscere a molti (e soprattutto agli studenti) questo mondo.  “La giornata – commenta ancora l’assessore Marras – sarà un’ottima occasione per scoprire e guardare da vicino quello che fanno le nostre aziende. Ringrazio il distretto Gate 4.0 per l’opportunità ed invito coloro che possono a partecipare e ad essere curiosi”.

Nel 1964, proprio in questi giorni, l’Italia lanciava da una base americana in Virginia il suo primo satellite. Fu il terzo paese al mondo, dopo Stati Uniti e Unione Sovietica, a conquistare il primato di un satellite interamente costruito, realizzato e posto in orbita con proprio personale. Quello del 16 dicembre in Toscana sarà un viaggio tra scienza e tecnologia, con aziende che apriranno straordinariamente i loro stabilimenti e esperti che le racconteranno. Per prendere parte agli eventi organizzati basta scrivere a info@distrettogate40.it

“Sentirete racconti emozionanti da parte di imprese che stanno costruendo il nostro futuro – racconta Lorna Vatta, presidente di Gate 4.0 – Un’occasione più unica che rara per poter vedere impianti molto speciali e parlare con gli esperti appassionati di materie quali fisica, fotonica, ingegneria o analisi dei dati”. “Siamo molto orgogliosi – conclude – di avere la disponibilità ad aprire le proprie porte da parte di aziende del territorio, più o meno grandi e famose, tutte ugualmente rappresentative della presenza di tecnologie e competenze avanzate in Toscana”. 

Si potranno visitare presso il Museo delle Officine Galileo di Firenze modelli in scale (ma uguali in tutto e per tutto agli originali) di strumenti ottici satellitari realizzati nell’azienda Leonardo per i satelliti che osservano la Terra. Il museo sarà aperto la mattina alle scolaresche, dalle ore 9 alle 12 e 30, mentre nel pomeriggio si potranno prenotare visite per un massimo di dieci persone. 

La Sitael di Ospedaletto a Pisa proporrà invece dimostratori di progettazione e la sua produzione di piccoli satelliti industriali e scientifici. A Livorno la Kayser Italia apre le proprie porte a quattro gruppi di dieci studenti per volta, dalle ore 9 alle 16. A Cascina, in provincia di Pisa, due saranno invece le finestre orarie (e venti i posti a disposizione) per visitare l’azienda aeronautica Skyeye Systems, una la mattina dalle ore 10 alle 12 e 30 e l’altra il pomeriggio dalle 15 alle 17 e 30: si potrà osservare nell’occasione il Rapier X-25, un velivolo che si pilota da remoto

Sempre il 16 dicembre le aziende del distretto toscano si riuniranno per esaminare il piano triennale del settore aerospaziale italiano e il potenziale contributo toscano al riguardo, in modo da programmare l’attività per il 2022 e 2023. Nell’occasione sarà presentato un progetto di rete coordinato dall’Università di Pisa. 

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