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Comitato Cultura e Territorio, da a Baratti al Cornia: il mistero dei Pozzali

Pubblicato il 27 Settembre, 2020

Il mistero dei Pozzali

La bonifica del nostro Territorio si conclude con gli interventi iniziati negli anni ’50 dall’Ente per la Colonizzazione della Maremma e svolti nell’arco di 10-15 anni, a seconda della tipologia.

Ricerche d’archivio hanno permesso di rinvenire documenti e planimetrie in cui era prevista la bonifica totale anche di quell’area che oggi fa parte dell’Oasi WWF: più precisamente possiamo indicare una zona tra il fosso Cosimo e la Via della Base Geodetica in cui era stato deciso un intervento di bonifica idraulica (foto 1), mentre la restante parte degli Orti e tutto il Padule Bottegone con il Padule Perelli Bassi erano destinati a Concessione Amministrativa.

Questi interventi hanno prodotto una trasformazione definitiva del territorio, almeno in quella parte del Padule tra la Via della Base Geodetica ed il mare in cui è stata costruita la centrale Enel (foto 2).

Al momento la documentazione in nostro possesso é parziale e le ricerche sono ancora in corso, certo é che se la bonifica non fu interrotta ma portata a compimento, nel tempo i Pozzali si sono “ripresi il loro spazio”.

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