Pubblicato il 14 Aprile, 2021
Comunità energetiche: un modello innovativo per la produzione, l’autoconsumo, l’accumulo e la vendita di energia proveniente da fonti rinnovabili nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e della transizione energetica. Da dicembre 2020 sono in vigore disposizioni e incentivi per sviluppare i sistemi collettivi di autoconsumo da fonti rinnovabili e, con la pubblicazione delle regole tecniche del GSE (Gestore servizi energetici), si è completato il quadro.
Ma di esempi virtuosi sul territorio regionale ne esistono già diversi, come l’esperienza di Barge, nell’ambito del raggruppamento dell’Associazione Comunità Energetica del Monviso, o quelle delle valli Maira e Grana, del Pinerolese, della Val di Susa e del Comune di Magliano Alpi.
“L’obiettivo europeo – ha ricordato l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – è quello di arrivare a raggiungere nel 2030 una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 in atmosfera. Ci sono numerosi investimenti e a seguito dell’approvazione della legge sull’idroelettrico, ci attendiamo un incremento di produzione da fonte idraulica pari al 15% con una razionalizzazione dell’uso della risorsa primaria”.
“Il 2020 è stato un anno di programmazione -ha concluso Marnati-, ora aspettiamo i fondi che devono ancora arrivare sia con il Recovery Plan, sia con la programmazione europea; quello che serve in questo momento sono progetti immediatamente cantierabili, definitivi e in “rete” per arrivare ad intercettare i fondi europei”.
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