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Piano di ricostruzione, Palumbo e Albano (Pd): "Taglia e cuci della Giunta su progetti strategici, in vista delle elezioni"

Confidi, Albano e Palumbo (Pd): “incomprensibile tenere 10 mln in cassa da tre anni”

Pubblicato il 1 Luglio, 2021

Confidi. Stefano Albano e Stefano Palumbo (Pd) scrivono in una nota: “Ancora una volta, la giunta regionale decide di tenere bloccati i 10 milioni di euro per l’accesso al credito delle Pmi del cratere 2009, assegnati con delibera Cipe 25 del 2018. Lo stesso assessore Liris con delega alle aree interne, che due anni fa criticava ‘l’inerzia della precedente amministrazione’, oggi era assente alla seduta della commissione vigilanza della Regione Abruzzo, un incontro a cui hanno partecipato vari rappresentanti delle Pmi del territorio, che giustamente reclamavano chiarezza sui fondi bloccati in cassa. Con la sua assenza, Liris dimostra di ignorare il grido di allarme di imprese che, ai danni diretti e indiretti del terremoto, vedono aggiungersi un anno e mezzo di enormi difficoltà causate dalla pandemia del Covid. E pensare che, nel criticare il centrosinistra, l’assessore parlò di ‘massima disponibilità nel predisporre ogni misura utile alla più rapida erogazione del sostegno economico‘, disponibilità evidentemente disattesa. Le risorse per aiutare questi settori sono già state stanziate da tre anni, ed è raccapricciante sapere che siano ferme in un periodo di notevoli difficoltà oggettive. La scelta saggia che fu fatta a monte di affidare queste risorse ai Confidi permetterebbe tra l’altro di ottenere un effetto moltiplicatore sul volume di credito erogabile fino a 5/10 volte tanto, perché il consorzio di garanzia collettiva svolge un ruolo da intermediario tra banche e beneficiari che offre notevoli garanzie: anzitutto invoglierebbe le banche a fare operazioni anche di piccole entità che solitamente non hanno convenienza, poi darebbe una serie di garanzie accessorie che il singolo assegnatario spesso non può offrire direttamente. Al di là dei toni che sempre più spesso alcuni rappresentanti delle nostre istituzioni adottano per sviare sulle tante occasioni perse di questi ultimi anni e anche in vista della campagna elettorale, un recente dato oggettivo: le amministrazioni comunale e regionale di centrosinistra hanno attuato fondi Restart per 125,8 milioni di euro tra il 2016 e il 2018, mentre coi successivi governi di centrodestra, ad oggi, sono stati attuati solo 25 milioni di euro per il rilancio economico e sociale del cratere 2009. A queste considerazioni si aggiunga un’altra assenza, quella del sindaco Biondi, che prova a vendere iniziative di ordinaria amministrazione come risultati eccezionali, mentre ci sono strumenti realmente straordinari che altri territori pagherebbero oro per avere e che invece restano bloccati nelle casse della Regione a prendere muffa da tre anni. Il sindaco dell’Aquila preferisce prendere le parti dei cittadini, unendosi alla battaglia per sbloccare questi fondi, oppure fare l’esponente di FdI proseguendo un silenzio assordante e vergognoso sulla negligenza dei suoi compagni di partito in Regione?”

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