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Consiglio comunale: semplificato l’iter per occupazione di suolo pubblico per attività produttive

Pubblicato il 9 Aprile, 2021

Il Consiglio comunale dell’Aquila ha successivamente dato il via libera alla proposta della giunta comunale di confermare, a beneficio delle attività produttive, l’iter semplificato per la richiesta di concessione di suolo pubblico. L’assemblea ha infatti approvato il regolamento per la disciplina del nuovo canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone mercatale, con le relative tariffe relative alla diffusione ed esposizione di messaggi pubblicitari, diritti sulle pubbliche affissioni, occupazioni di spazi e aree pubbliche e canone mercatale, accogliendo le proposte della Giunta comunale, che già l’anno scorso aveva operato in questo senso per venire incontro alle esigenze dei pubblici esercizi. Le procedure per il rilascio delle autorizzazioni all’occupazione di suolo pubblico avranno dei tempi ridotti e, grazie all’accordo con la Soprintendenza, la stessa regola varrà per l’installazione di dehor (in collaborazione con la commissione arredo urbano). Come per il 2020 il Comune concederà alle attività commerciali, gratuitamente l’occupazione di suolo pubblico: gli spazi potranno essere raddoppiati e tale maggiore superficie sarà esentata anche dalla Tari. “In questo caso – ha commentato il vice sindaco Daniele, che ha illustrato il provvedimento – vi sarà una riduzione di tributi in entrata per l’ente per una somma che supera i 200 mila euro, ma anche in tale occasione siamo riusciti a far quadrare i conti, andando incontro alle legittime aspettative dei settori più penalizzati dall’emergenza, riuscendo contestualmente a salvaguardare la tenuta del bilancio”.

Confermate le aliquote e le detrazioni Imu già approvate nel 2020. In particolare, l’aliquota per l’abitazione principale – soggette al tributo sono solo quelle classificate catastalmente A1, A8 A9, ovverosia abitazioni di tipo signorile, ville, castelli e palazzi di particolare pregio storico – resta allo 0,6 per cento, 0,1 per cento per i fabbricati rurali a uso strumentale e per quelli costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, 1,01 per cento per i terreni agricoli, per gli immobili ad uso produttivo inseriti nella categoria catastale D e per le abitazioni diverse da quelle principali e per gli altri tipi di immobili, comprese le aree edificabili. Confermata anche la detrazione di 200 euro per le abitazioni principali (ovviamente, solo quelle colpite dall’imposta, cioè classificate A1, A8 e A9) e per le relative pertinenze.

L’Aula ha poi validato e approvato il Piano economico finanziario (Pef) per l’anno in corso per quanto riguarda il servizio di gestione dei rifiuti. Redatto dall’Asm (la società partecipata dal Comune che si occupa del ciclo dei rifiuti) in base alle prescrizioni dell’Autorità di regolazione per l’energia, reti e ambiente (Arera), il Pef prevede costi per il servizio pari a complessivi 14 milioni e mezzo di euro. Le utenze interessate dal servizio di igiene urbana, secondo il documento, sono circa 37mila, per una produzione complessiva superiore alle 35mila tonnellate (dati 2018), mentre il valore della raccolta differenziata, nel 2020, è stata del 38,6%.

Restano invariate le tariffe Tari con la delibera approvata oggi dal Consiglio comunale, che consentiranno un gettito di 12 milioni e 900mila euro, cui si aggiungerà 1 milione e mezzo di euro di trasferimenti statali.

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