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Stefano Palumbo (Pd): "torno a chiedere la convocazione della commissione territorio comunale"

Coronavirus, Palumbo (Pd): “Servono tamponi in 24 ore. Università disponibile, ma non coinvolta (chi lo impedisce e perché?)”

Pubblicato il 14 Novembre, 2020

L’Aquila. Riceviamo e pubblichiamo da Stefano Palumbo, capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale: “All’Aquila il virus ormai è ovunque, negli uffici, nelle scuole, nelle case. Si prega di non ammalarsi per paura di non aver garantita una cura in ospedale e si piange la scomparsa di conoscenti, amici, parenti, troppi. ‘Tutto il possibile’, che il direttore generale della Asl dichiara di aver fatto, non è evidentemente abbastanza, l’immobilismo e il silenzio delle amministrazioni comunali e regionali rispetto a una situazione di totale inefficienza della azienda sanitaria assumono invece ogni giorno di più i contorni di una colpevole complicità. Si poteva fare di più e meglio, semplicemente recependo alcuni suggerimenti, in particolare sul sistema di test e tracciamento. Era il 28 ottobre quando proposi di coinvolgere l’Università dell’Aquila nel sistema di processamento dei tamponi, sulla scorta di quanto già fatto in primavera con l’Università di Chieti sull’area teatina. Proposta ribadita il 4 novembre durante il consiglio comunale straordinario e formalizzata all’interno dell’ordine del giorno votato all’unanimità. Nulla però è stato ancora fatto, in particolare dalla Regione, ente deputato a concedere l’accreditamento all’Ateneo, nonostante l’Università dell’Aquila si sia detta, più volte e pubblicamente, pronta a fare la sua parte. Nel frattempo, nelle sole due settimane intercorse dalla mia proposta ad oggi, sono circa 1.000 i nuovi casi di positivi registrati nel comune dell’Aquila. Numeri che se rapportati alla popolazione danno la dimensione del dramma che stiamo vivendo, rispetto al quale da cittadino e amministratore di questa città non chiedo, ma pretendo, siano adottate misure concrete e non fatti inutili annunci. Nel comunicare l’affidamento dei lavori per l’adeguamento dei locali e degli impianti del laboratorio analisi del San Salvatore il direttore Testa si è infatti ben guardato dal precisare che sono previsti, da contratto, 70 giorni per la realizzazione dell’intervento. Disporremo dunque solo a fine gennaio di uno strumento che sarebbe stato fondamentale per fronteggiare la seconda ondata dei contagi, pronto, speriamo a questo punto, prima della terza ondata, con il laboratorio del nostro ospedale fino a quel momento in grado di analizzare appena un terzo dei circa 1.000 tamponi quotidianamente prelevati e la necessità, dunque, di continuare a ricorrere per il processamento alle strutture di Teramo e Pescara, con tempi di risposta attestati ad una settimana. Una situazione inaccettabile. È evidente ormai a tutti che in questa condizione è impossibile arginare la diffusione del contagio, eppure non si sta facendo nulla per provare a ribaltare un processo dagli esiti altrimenti tragici, a questo punto con dolo se si rifiutano persino le disponibilità offerte”. 

Palumbo (Pd): “Strategia per arrivare all’autosufficienza territoriale

E ancora: “Serve un cambio di rotta, subito, e serve soprattutto una strategia per arrivare ad un’autosufficienza territoriale in grado di garantire l’esito di tutti i tamponi necessari nell’arco di 24 ore. Solo così e attraverso un tracciamento immediato si vince la battaglia. Per farlo occorre coinvolgere tutte le energie, le competenze e gli strumenti di cui il territorio dispone con l’umiltà dell’ascolto e la disponibilità all’aiuto. L’Università è pronta a dare una mano. Chi non se ne interessa o peggio lo impedisce? E soprattutto perché? Domande che esigono risposte chiare e soluzioni immediate. Chi non è in grado di darle, si faccia da parte“.

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