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Corso di enoturismo per gli agriturismi veneziani di Terranostra

Pubblicato il 27 Gennaio, 2022

27.1.2022 – Sono tempi difficili per chi conduce un’attività agrituristica, il mese di gennaio è stato segnato da un grave segno meno, in assenza di prenotazioni di pranzi e cene ma anche con mancanza di programmi per la primavera. “Per ora è tutto fermo – riferisce Tiziana Favaretto presidente di Terranostra Venezia, l’associazione che raggruppa gli agriturismo di Coldiretti – la pandemia infatti ha bloccato appuntamenti e cerimonie come matrimoni, comunioni e cresime che per noi operatori agrituristici rappresentano un’opportunità di lavoro importante. Tuttavia anche se la mancanza di lavoro attuale è un problema serio, cerchiamo di pensare a come sfruttare il tempo nel migliore dei modi: ci dedichiamo alla nostra campagna ma investiamo anche sulla nostra formazione, guardando ad un futuro che sarà diverso nel modo di organizzare e vivere una vacanza.”

Ecco che una ventina di operatori agrituristici da ieri pomeriggio si stanno dedicando ad un corso di Enoturismo organizzato da Coldiretti Venezia grazie ai fondi del Piano di Sviluppo Rurale della Comunità Europea con 50 ore di formazione.  L’enogastronomia sta assumendo  una nuova centralità nel turismo, trasformandosi da componente accessoria nelle vacanze dei turisti ad elemento di interesse e di spinta verso la scoperta di destinazioni nuove o già conosciute “L’enogastronomia- specifica Tiziana Favaretto – ha iniziato ad essere sempre più considerata un modo per stare bene, divertirsi, sperimentare, stare in compagnia. Oltre alla valenza sociale e psicologica, rappresenta uno strumento di trasformazione culturale. Il cibo e il vino, sono espressioni di un territorio, delle tradizioni e d’identificazione di un luogo, l’enogastronomia è a tutti gli effetti una forma di esperienza culturale”.

Le aziende agrituristiche, durante il corso,  approfondiranno tematiche legate alla ricettività, numeri che riguardano la domanda nazionale e internazionale, tendenze e nuove richieste del turista,  tecniche di degustazione, modalità operative finalizzate al consolidamento della qualità dei servizi ma anche esempi pratici di percorsi didattici. “E’ un corso che ci offrirà sicuramente degli spunti nuovi- conclude Tiziana Favaretto- ma ci darà anche coraggio e voglia di esprimere al meglio la quantità di informazioni che per noi sono conoscenze scontate di vita quotidiana in campagna, mentre per un turista sono un bagaglio prezioso di cultura e tradizione rurale che non devono andare perduti.”

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