I negazionisti hanno tirato fuori la testa e hanno indetto tra ieri e oggi manifestazioni in tutto il mondo, a Berlino, Parigi, Londra, Zurigo e Madrid. Migliaia e migliaia di persone che hanno urlato gli slogan più popolari, come “Basta con la dittatura del Coronavirus” o ”Mettete fine alla follia Covid”.
Il bello che la manifestazione forse più seguita ha avuto luogo a Berlino, dove il ministero della Sanità tedesco, preoccupato per l’evoluzione del contagio, aveva appena tirato fuori i numeri: 1479 nuovi positivi in un giorno e 240986 casi dall’inizio della pandemia, cifre che fanno paura. La polizia ha ovviamente sciolto il gruppo che disattendeva le norme basiche sul distanziamento e sull’uso delle mascherine.
La manifestazione a Berlino ha avuto una connotazione politica che non è sfuggita al ministro dell’Interno, Horst Seehofer: “Vedere estremisti tentare di fare irruzione nel palazzo del Reichstag, sede della Camera dei deputati e centro simbolico della nostra democrazia è inaccettabile” ha tuonato.
Anche il presidente, Frank-Walter Steinmeier ha condannato il corteo: “Le bandiere del Reich e le parole di estrema destra di fronte al Bundestag sono un atto insopportabile al cuore della nostra democrazia”. I manifestanti, infatti, hanno provato ha forzare il blocco e a entrare nel Parlamento tedesco.
Per ciò che riguarda le cifre, oltre 75mila nuove infezioni al giorno in India, a causa di città affollate, di regole dell’isolamento ignorate e della mancanza di tracciamento dei contatti, hanno fatto del Paese asiatico la nazione con maggior tasso di crescita del Covid.
“Tutto ciò che sta accadendo in questo momento fa presagire un enorme aumento del carico di lavoro nei prossimi giorni” ha detto il ricercatore sanitario Anant Bhan in un’intervista “Ciò che è più preoccupante è che ci stiamo avvicinando al primo posto nel mondo”.
In Francia dei centri medici mobili metteranno a disposizione dei parigini i tamponi. In questo modo diminuirà la pressione sui laboratori presi d’assalto dalla gente impaurita. Lo ha annunciato il portavoce del governo, Gabriel Attal. Il test sarà gratuito e non ci sarà bisogno di ricetta medica. Giovedì il ministro della Salute, Olivier Vèran, ha parlato di un milione di tamponi a settimana.
La Spagna, per bocca del ministro dell’Istruzione madrileno, Isabel Celaa, ha conferemato la riapertura delle scuole. ”I benefici superano di gran lunga i rischi. Ora – afferma in un’intervista a El Pais – sappiamo che i bambini della scuola materna e della scuola primaria non sono super-diffusori del virus. In Germania ci sono stati focolai, alcuni istituti hanno chiuso ma sono di grandezza insignificante. Oggi si afferma dal campo scientifico che la chiusura delle scuole non apporta alcun beneficio nell’evoluzione della pandemia in termini di riduzione delle infezioni”.
Di diverso parere, almeno formale, gli accademici del Regno Unito. Quelli dell’University and College Union hanno dichiarato che “la riapertura delle università potrebbe innescare una seconda ondata di Covid-19 a meno che non si faccia ricorso alla didattica a distanza”.
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