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Covid: Lombardia torna zona arancione, ecco tutte le regole

Pubblicato il 1 Marzo, 2021

Da lunedì 1° marzo la Lombardia torna in zona arancione. Rinfreschiamoci le idee per capire cosa si può fare e cosa è vietato. Coprifuoco Dalle 22 alle 5 del mattino è vietato uscire da casa, se non per comprovati motivi di salute, lavoro e necessità. Chi viene fermato senza un valido motivo rischia una multa da 400 a 1000 euro. Spostamenti È vietato uscire dal proprio comune, tranne che per motivi di lavoro, per recarsi a scuola, per salute o necessità. Nei comuni con popolazione non superiore ai 5 mila abitanti si può uscire dal proprio comune fino a 30 chilometri di distanza, ma non per raggiungere il capoluogo di provincia. E’ vietato spostarsi da una regione all’altra se non per motivi di lavoro, salute o necessità comprovate. Una seconda casa fuori dal proprio comune di residenza o regione può essere raggiunta a meno che non si trovi in un comune o una regione in fascia ‘arancione rafforzato’ o ‘rossa’. Nelle seconde case è vietato persone che non appartengono al nucleo familiare convivente. È necessaria una autocertificazione per giustificare gli spostamenti verso altre regioni o comuni diversi da quello di residenza, domicilio o abitazione, così come per giustificare gli spostamenti notturni. Bar e ristoranti Vietato il servizio al tavolo e in presenza, consentito solo l’asporto fino alle 18 nei bar e fino alle 22 nei ristoranti. La consegna a domicilio non ha limiti d’orario. Resta consentita la somministrazione di alimenti e bevande in aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali, negli aeroporti, nei porti e negli interporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. Visite ad amici e parenti Nel proprio comune ci si può spostare verso una sola abitazione privata al giorno, tra le 5 e le 22, ma si possono ospitare (oltre al nucleo familiare convivente) al massimo due persone adulte con minori di 14 anni o disabili non autosufficienti conviventi. Scuole, università e lavoro Lezioni in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, ma per le superiori deve essere compresa tra il 50 e il 75 per cento degli studenti. Le università, nell’ambito della loro autonomia, dispongono la didattica in presenza o a distanza. E’ consigliato il maggior ricorso possibile allo smart working. Negozi e centri commerciali Negozi aperti nel rispetto del distanziamento e uso della mascherina. Nei giorni festivi e prefestivi chiusi i centri commerciali, a esclusione di farmacie e parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Aperti parrucchieri e centri estetici. Confermata la sospensione di sale giochi, scommesse, bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente. Chiuse piscine e palestre Ancora sospese attività di palestre, piscine, centri benessere e termali, tranne quelli che praticano attività di riabilitazione e allenamenti degli atleti. Si può svolgere solo attività fisica individuale all’aperto. Ancora chiusi gli impianti sciistici. Chiusi musei, cinema e teatri Sospese aperture al pubblico di musei e altri luoghi di cultura, eccezion fatta per le biblioteche i cui servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure anti covid. Confermata sospensione di spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, concerto, cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto. Sono sospesi convegni, congressi e altri eventi, tranne quelli che si svolgono con modalità a distanza. Vietate sagre, fiere di qualunque genere ed eventi similari.

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