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bonifici truffa

Un 30enne si impossessa delle credenziali di accesso della home banking della vittima

Pubblicato il 14 Luglio, 2021

Ci sono link che se usati consentono al truffatore di impossessarsi delle credenziali di accesso della home banking. Questi link arrivano tramite sms o email finti che sembrano arrivare da banche o poste italiane

I Carabinieri della Stazione di Calabritto hanno denunciato in stato di libertà un trentenne della provincia di Napoli, ritenuto responsabile di “Truffa”, “Indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento” nonché “Accesso abusivo a sistema telematico”.

Bonifici senza permesso

Le indagini hanno permesso di far luce su alcuni bonifici effettuati dal conto corrente della vittima che, in fase di denuncia, disconosceva tali operazioni: ignoti erano riusciti ad ottenere le credenziali di accesso alla sua “home banking” ed effettuato a proprio favore bonifici per circa mille euro.

Bloccato immediatamente il flusso, l’attività d’indagine condotta dai Carabinieri ha consentito di acquisire inconfutabili elementi a carico del trentenne che aveva illecitamente carpito le credenziali di accesso al conto corrente on line del malcapitato.

Gli sms che adescano

Molti avranno certamente ricevuto qualche strano SMS o mail con richiesta di comunicare i dati per favorire una pseudo “verifica” in atto da parte della banca o dalle Poste.

Phishing

Questa tipologia di mail è detta “Phishing”, termine che tradotto in italiano vuol dire letteralmente “pescare”. Ed è quello che i truffatori tentano di fare per accaparrarsi i dati segreti che i correntisti detengono.

Raggiro verso i clienti di Poste Italiane

In Italia i tentativi di raggiro sono stati effettuati verso i clienti di Poste Italiane e dei maggiori gruppi e Istituti Bancari, per cui è importante che tutti gli utenti prestino la dovuta attenzione.

accesso credenziali

La truffa: verifica dei dati

Queste comunicazioni hanno l’aspetto di una vera e propria mail che la banca o Poste Italiane potrebbe inviare a favore di una “verifica” dei dati: l’obiettivo del testo è quello di invogliare l’utente a comunicare i propri dati che, però, non giungono al proprio istituto, ma a criminali che sfruttano le informazioni per prosciugare i risparmi.

Mai fidarsi di mail o sms

Quindi è molto importante prestare le dovute attenzioni: le Banche e le Poste Italiane non effettuano mai la richiesta di dati sensibili tramite mail perché optano per vie di comunicazione dirette e meno soggette a truffe.

L’Arma invita i cittadini a diffidare da queste mail e a sporgere immediata denuncia poiché certamente si tratta di tentativi subdoli di rubare i dati personali.

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