Pubblicato il 31 Ottobre 2023
Graham Chase Robinson ha portato in tribunale il divo due volte premio Oscar dopo che lui a sua volta l’ha accusata di aver rubato milioni di miglia di viaggi frequent flyer e di aver passato le giornate, anziché a lavorare, abbuffandosi su Netflix.
Chase Robinson, 41 anni, è stata alle dipendenze di De Niro dal 2008 al 2019.
“Mi sottopagava, faceva commenti sessisti e mi assegnava compiti stereotipicamente femminili”, ha affermato la donna che aveva cominciato a lavorare per l’attore giovanissima e il cui titolo, all’atto del licenziamento, era di vicepresidente per la produzione e le finanze, incarico retribuito con uno stipendio di 300 mila dollari all’anno.
I due processi si svolgono contemporaneamente e dovrebbero concludersi nell’arco di due settimane.
Graham chiede 12 milioni di dollari per aver subito “gravi danni emotivi e alla reputazione”. La società di De Niro, Canal Productions, ne vuole a sua volta sei accusando la donna di aver trasferito l’equivalente di 450 mila dollari in miglia di viaggi aerei sul suo conto personale e di aver speso decine di migliaia di dollari in cibo, viaggi e altri servizi non legati al suo impiego.
La versione di lui contro quella di lei: Robert proclama che le mansioni di Graham includevano tenergli l’agenda, organizzare i viaggi e acquistare regali per amici e parenti.
L’ex assistente contrattacca: le faceva rammendare i vestiti, fare il bucato e a volte addirittura grattargli la schiena.
“L’ho sempre chiamata in ore decenti fuori dall’orario”, ha replicato De Niro alle accuse di Graham che di essere richiesta “in ogni ora del giorno e della notte”.
Unica eccezione, ammessa dall’attore, sarebbe stata nel 2017, una telefonata alle quattro del mattino, ma con buone ragioni: “Era la volta in cui mi spaccai la schiena cadendo dalle scale”, ha sbottato l’ex Toro Scatenato.