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DEBORA FARRUGGIO: DAL RITIRO AL PRIMO POSTO IN CLASSIFICA

Pubblicato il 18 Gennaio, 2022

Aveva deciso di lasciare definitamente la pallavolo. Era l’estate scorsa, 2021. Troppi stop a causa del Covid, progetti di vita da portare avanti, il lavoro e la già molta esperienza alle spalle sui parquet: basta con la pallavolo. Poi accade, nel settembre scorso, che si infortunano due giocatrici e il coach della Brulotto Riotorto, Matteo D’Alesio, decide di richiamarla affinché ritorni a dare una mano. Lei accetta. Da quel momento Debora Farruggio, 30 anni di età e “banda” di ruolo, torna sulla propria decisione di ritirarsi ed entra a far parte stabilmente della squadra, divertendosi più che mai a guardare tutte le altre squadre dall’alto di una prima posizione in classifica impreziosita da un’imbattibilità che dura da nove partite. “Sì – racconta Debora Farruggio – avevo deciso di smettere di giocare a pallavolo prima dell’inizio dell’attuale campionato. Poi è accaduto che due ragazze della squadra si sono infortunate e Matteo, che ho avuto come allenatore per molto tempo, mi ha ricontattato per chiedermi di tornare a dare una mano”. Debora si aggrega alla squadra fin dalla prima partita e, ad oggi, sembra aver allontanato più che mai l’idea di abbandonare la pallavolo. “Adesso non ci penso neanche a lasciare il volley – spiega Debora -. Mi sto particolarmente divertendo quest’anno, perché continuiamo ad essere il bel gruppo che siamo state in questi anni, con l’aggiunta di alcune brave nuove giocatrici che con noi si trovano a meraviglia. E in più stiamo giocando alla grande e, per scaramanzia, non vorrei dire altro”. Adesso i problemi, tuttavia, sono soltanto iniziati: quasi un mese di stop all’attività agonistica e solo allenamenti, con un ritorno sul parquet che significherà dover giocare varie partite in poco tempo e non solo il fine settimana. “Sarà molto difficile per tutte noi – commenta Debora – perché lavoriamo quasi tutte, salvo le giovanissime del gruppo che vanno a scuola. E poi uno stop al campionato così lungo lo comprendo in parte. Se da un lato la situazione dei contagi è critica, dall’altro sono stati sospesi i campionati ma non gli allenamenti. E siamo in quattordici ad allenarci, tutte con una vita familiare, sociale e lavorativa assai attiva fuori dalla palestra. Siamo vaccinate, tra qualche giorno tutte con la terza dose. I vaccini servivano, oltre che a prevenire la malattia grave, anche per non fermare più le attività. Qualche perplessità sullo stop fino al 30 gennaio ce l’ho, non lo nascondo. Ed è dura – prosegue – specie per le più giovani del gruppo, che sono al terzo anno di stenti nella loro attività sportiva”. Nonostante la sospensione, la concentrazione resta alta: “Gli allenamenti vanno avanti – dice Farruggio – ed è senza dubbio strano non avere l’obiettivo a breve termine delle partite di campionato. Ma siamo motivate, soprattutto per merito di Matteo D’Alesio, che ci esorta a mantenere alta la concentrazione e l’intensità. Ci siamo – conclude la banda della Brulotto Riotorto – e torneremo in campo con la stessa grinta di prima”.   

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