Pubblicato il 26 Maggio 2022
“Pochi minuti in diretta per replicare ad alcune bugie diffamatorie dette oggi. Non alle critiche, che sono legittime, ma alle bugie calunniose che non accetto, e di cui chi le ha diffuse risponderà legalmente”.
Dino Giarrusso al contrattacco. Di Conte. Di quel Giuseppe Conte che lo ha sorpreso. Di più, sconvolto. Perché dal leader Cinquestelle che ha sempre sostenuto a spada tratta sia quando è stato il Premier nella tempesta dei primi lockdown sia da presidente del M5S, non si attendeva certe, pesantissime, gravissime dichiarazioni.
Conte ha accusato Giarrusso di avere chiesto incontri con lui solo per chiedergli “poltrone, posizioni, nomine… Io dico che Giarrusso ha l’occasione di essere coerente: chi lascia il movimento deve lasciare anche l’incarico che ha ottenuto con il Movimento, lui è europarlamentare, una posizione strategica per il M5s. Sia conseguente, lasci anche quell’incarico”.
Lo ha fatto dopo che l’ex iena catanese ha annunciato di lasciare il M5S.
“Già so la delusione di tantissime persone che mi scrivono e mi chiedono di non mollare e so che farò la gioia di tanti che nel movimento mi hanno sempre combattuto. Sto fondando un nuovo movimento politico. Di Battista? No, non l’ho sentito, ne ho parlato invece con persone fuoriuscite e scontente del movimento M5s. Vorrei fondare un movimento politico che faccia in modo che sud e nord siano alla pari”, ha detto dopo avere sganciato la bomba politica dagli studi de La7, durante la puntata di ieri mattina di Coffee Break.
Giarrusso, quindi, non ci sta. E nel video pubblicato ieri a tarda sera ha voluto replicare subito sia alle dichiarazioni di Conte sia alla valanga di critiche di chi aveva fiducia in lui, si sente tradito dalla decisione di smettere la casacca grillina e non condivide il dito puntato contro Conte, oltre al lavaggio di panni sporchi in pubblico.
L’europarlamentare annuncia chiaramente una querela nei confronti di Conte e non accetta anche l’appunto di chi lo considera, adesso, un voltagabbana qualsiasi perché non ha ancora presentato le dimissioni da europarlamentare, così come lui pretendeva da chiunque in passato ha deciso di non fare parte più del Movimento.
“La mia situazione è diversa – ha spiegato – E’ vero, ho sempre detto che chi lascia il Movimento deve dimettersi. Ma io non sto lasciando, è il Movimento che lascia me, che ha tradito tutto quel in cui credevo e per cui ho combattuto”.