Pubblicato il 6 Luglio 2024
Continua ad allungarsi tragicamente la lista delle vittime della strada e, la cosa che fa più rabbia, è che sempre più spesso la causa degli incidenti mortali è l’alcol. In tarda serata, nel comune di Camposano, proprio l’alcol ha provocato un terrificante incidente che è costato la vita ad una donna di 26 anni in compagnia di due bambine di 7e 10 anni.
L’incidente mortale
Un 26enne alla guida di una Suzuki Splash stava percorrendo via Croce San Nicola, mentre la ragazza stava passeggiando insieme alle nipotine di 7 e 10 anni. L’auto avrebbe preso in pieno la 26enne, sbalzandola in un terreno oltre un muro alto 1 metro e mezzo.
Per la donna, morta sul colpo, non c’è stato nulla da fare, mentre sono rimaste miracolosamente illese le due bambine ma chiaramente in stato di choc per aver assistito in diretta alla morte della zia in quel modo così brutale e violento.
L’uomo alla guida si è fermato e sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Nola. Accompagnato in ospedale, il tasso alcolemico del ragazzo è risultato pari a 1,7 g/l. È stato arrestato per omicidio stradale ed è stato sottoposto ai domiciliari in attesa di giudizio.
Gli effetti dell’alcol
I carabinieri hanno evidenziato quali sono gli effetti devastanti dell’alcol alla guida, a partire dalla diminuzione della capacità di eseguire i più semplici compiti e un pericoloso stato di rilassamento. Gradualmente subentra l’alterazione della percezione degli spazi, affiancata da mutamenti della personalità, perdita di prontezza nella reazione agli stimoli e abbassamento della soglia di attenzione. Questi sono i primi segnali del corpo quando la concentrazione di alcol oscilla tra 0,5 e 1 g per litro.
Con l’aumentare dei bicchieri la soglia sale da 1 g/l fino a 2. Qui la coordinazione è pregiudicata, inizia il biascicamento e subentrano altri sintomi come vertigini e nausea. Le capacità motorie e cognitive sono già compromesse e quindi mettersi alla guida in questo stato è terribilmente pericoloso per se stessi e per gli altri, oltre che essere vietato dalla legge.