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Duplice omicidio di Cisterna, il drammatico racconto di Desirèe: “Christian mi ha chiesto di ucciderlo”

L’unica sopravvissuta alla sparatoria, la ex fidanzata dell’omicida, ha raccontato di come lui, resosi conto di quanto aveva fatto, le avrebbe chiesto, porgendole l’arma, di sparargli, perché lui non aveva il coraggio di farlo

Pubblicato il 16 Febbraio 2024

A due giorni dai drammatici fatti di Cisterna, quando il finanziere Christian Sodano ha estratto l’arma di ordinanza ed ha fatto fuoco uccidendo Nicoletta Zomparelli e la figlia Renèe Amato, rispettivamente mamma e sorella della sua ex. Proprio la ragazza, Desirèe Amato, ha ricostruito davanti agli investigatori, quei drammatici momenti.

Dopo ave sparato ai suoi familiari, infatti, Christian ha sfondato la porta del bagno dove la ragazza si era rifugiata ed a quel punto lei ha pensato che fosse finita. Ma il finanziere non ha sparato permettendole di spostarsi nella stanza della sorella. Qui l’ha raggiunta di nuovo ma evidentemente non aveva intenzione di uccidere anche lei perché, secondo il racconto della 22enne, il ragazzo avrebbe posato la pistola sul letto chiedendole di ucciderlo, perché lui non aveva il coraggio di farlo.

E’ stato in questo frangente che Desirèe ha approfittato per mettersi in salvo fuggendo prima nel cortile e poi dietro la legnaia, e riuscendo a raggiungere il distributore di benzina vicino casa.

Questa mattina, intanto, il reo confesso, rinchiuso nel carcere di Latina, è sottoposto all’interrogatorio di convalida dell’arresto. Sul posto i legali che assistono il giovane, gli avvocati Teson e Palombi, ed il il gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario. Come detto, Sodano ha già confessato il suo crimine durante il lungo interrogatorio in Procura svolto nella notte tra martedì e mercoledì.