« Torna indietro

Erdogan

Erdogan minaccia: “Gli spaccheremo la testa”

Pubblicato il 20 Aprile, 2022

“Se Dio vorrà presto non ci sarà nessun posto chiamato Qandil”, così Recep Tayyip Erdogan.

Il presidente turco, che si è più volte proposto come mediatore per la pace fra Russia e Ucraina, promette di espandere le operazioni militari contro i militanti curdi in Siria e afferma con estrema durezza “Prima o poi spaccheremo anche la testa del gruppo terroristico che si prepara a crescere in alcune aree della Siria”.

Lo ha dichiarato da Ankara, secondo quanto riporta l’agenzia Dpa, riferendosi alle Ypg, le milizie di Unità di protezione popolare presenti nelle regioni a maggioranza curda dopo che lunedì scorso la Turchia ha annunciato l’avvio di un’altra operazione contro le basi del Pkk nel nord dell’Iraq. 

Erdogan, riferisce al-Arabiya, ha sostenuto che il governo centrale di Baghdad sostenga l’ultima offensiva turca contro i militanti curdi nel nord dell’Iraq anche se Baghdad ha convocato l’ambasciatore turco per una protesta. 

Il presidente turco ha ringraziato “il governo centrale in Iraq e l’amministrazione regionale per il loro sostegno nella nostra lotta al terrore” e ha parlato di un’operazione “in stretto coordinamento con il governo centrale iracheno e l’amministrazione regionale nel nord dell’Iraq”.

“Le Forze Armate turche hanno avviato questa operazione per ripulire le aree occupate nel nord dell’Iraq dalla presenza dei terroristi – ha affermato, stando all’agenzia Anadolu – Stiamo facendo tutto il possibile per contribuire al rafforzamento della loro integrità territoriale e unità politica in modo che i nostri vicini possano vivere in sicurezza e in pace. Continueremo a farlo. Procediamo con lo stesso obiettivo in Siria come in Iraq”. 

Erdogan ha parlato di “sicurezza dei nostri confini” e, riporta ancora la Dpa, ha accennato a nuove operazioni militari contro il Pkk e le Ypg in Siria. “Purtroppo, a prescindere da quello che facciamo all’interno (del Paese), non possiamo sradicare completamente i terroristi che si sono radunati al di là del nostro confine – ha detto in quelle che appaiono come le dichiarazioni più incisive da molto tempo – Gli insetti si riproducono sempre perché la palude non è prosciugata”. 

About Post Author