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Escrementi dei cani non raccolti, arriva il test del Dna per multare i padroni

Pubblicato il 11 Febbraio, 2023

Gli escrementi dei cani, se lasciati per strada senza ripulire con appositi sacchetti, possono rappresentare un problema per la salute, l’igiene ed il decoro pubblico. Una questione di cui si è già discusso ampiamente in passato e che ha fatto sollevare diatribe su come cercare di risolvere una vicenda che può danneggiare l’immagine dei grandi centri urbani a livello turistico. Le multe per i padroni pigri e sporcaccioni che non puliscono gli escrementi dei cani di loro proprietà o che portano a passeggio, esistono già, ma a volte diventa complicato riuscire a trovare i colpevoli. Ed è così che il Comune di Bolzano ha avanzato una proposta che sta già facendo discutere, ma che crea un precedente e potrebbe essere replicata in futuro. Per far sì che gli escrementi dei cani non sporchino più la città, si chiederà aiuto alla scienza. Il test del Dna, arriva in soccorso per la lotta ad una città più pulita. Una decisione che l’amministrazione di Bolzano aveva già preso nel 2020, ma che solo adesso diventerà operativa.

Escrementi dei cani. Test Dna, multe e polemiche

Si procederà, quindi, con la profilazione genetica dei cani allo scopo di determinare l’origine degli escrementi abbandonati per multare il proprietario del cane che non li raccoglie. La profilazione sarà obbligatoria dal gennaio del 2024, ma i proprietari dei cani dovranno provvedere alla creazione del profilo genetico con i costi a loro carico. le autorità locali, le istituzioni pubbliche e le Forze dell’ordine potranno quindi far controllare i campioni biologici e confrontare i dati con quelli del registro degli animali domestici a partire dal 2024. Paolo Zambotto, direttore del Servizio veterinario provinciale, ammette: “Tutti i proprietari di cani che non avranno registrato i loro amici a quattro zampe entro il 1 gennaio 2024 potranno essere sanzionati”. Una volta introdotta la legge, tutti dovranno stare attenti al luogo in cui il proprio cane fa i bisogni, altrimenti scatterà l’esame del Dna sugli escrementi per individuare il padrone. E, a quel punto, scatterà la sanzione pecuniaria. Ai proprietari verrà imposto di sottoporre i cani a un prelievo del pelo o della saliva, così da riuscire a mapparne la genetica. In questo modo, verranno censiti tutti i cani e, una volta che il lavoro sarà completato, partiranno i controlli sugli escrementi dei cani non raccolti. In questo modo, quindi, non servirà più cogliere in flagranza di reato i trasgressori, ma basterà effettuare il prelievo di un campione di Dna, per fare il test che riporterà a uno degli animali presenti sul database. Infine, arriverà la multa che potrebbe essere aumentata, rispetto agli attuali 100 euro. Il provvedimento, però, scatena le polemiche e fa insorgere opinione pubblica e opposizione comunale.

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