Pubblicato il 29 Aprile 2024
“Solo Giorgia, il mio nome di battesimo”. Giorgia Meloni si rifà a una tattica elettorale che si è rivelata vincente e rievoca quel “Sono Giorgia” preludio alla conquista della presidenza del Consiglio per lanciarsi nella disputa per le Europee.
“Io sarò sempre e sono una di voi, una del popolo”, ha detto dopo circa un’ora di comizio a Pescara, ufficializzando quel che, comunque, era nell’aria
Così, ha invitato a scrivere sulla scheda “Solo Giorgia”…
Una sfida, quella lanciata dalla premier, che non riguarda, quindi, soltanto Fratelli d’Italia. E’ se stessa che mette in gioco, è il consenso personale che vuole mettere alla prova dopo un anno e mezzo al governo dell’Italia.
Sarà possibile scrivere solo il suo nome perché la dicitura della lista sarà “Giorgia Meloni detta Giorgia”. Quindi, basterà davvero il nome di battesimo per votarla.
Un comizio che ha detto pure molto altro sul governo. Perché in platea era presente il leader di Forza Italia Antonio Tajani, mentre era assente quello della Lega Matteo Salvini: un vicepremier presente, l’altro assente.
“Salvini ci ha preferito il ponte”, ha detto Meloni fra il serio e il faceto, per poi, fra le altre cose, attaccare la segretaria del Pd Elly Schlein chiamandola direttamente per nome e anche il Movimento 5 Stelle quando ha parlato del Superbonus come della “più grande patrimoniale al contrario” fatta in Italia.
“Ho deciso di scendere in campo per guidare le liste di Fdi in tutte le circoscrizioni elettorali, se sopravvivo….”, ha concluso fra gli applausi.