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Faida tra “Barresi” e “Sangiovannesi”, riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso nei confronti dei 3 arrestati (VIDEO)

I fatti risalgono alla sparatoria del 5 ottobre 2019.

Pubblicato il 18 Novembre, 2021

La Polizia di Stato su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare in un Istituto di Pena Minorile nei confronti di due 18enni ed un 17enne, gravemente indiziati del reato di tentato omicidio commesso con pistola e lesioni gravi.

Dopo un’articolata attività investigativa svolta dalla Polizia di Stato, sotto la direzione della Procura presso il Tribunale per i Minorenni, è stato accertato l’esistenza di gruppi contrapposti e violenti di giovanissimi nell’area orientale di Napoli.

La folle sera del 5 ottobre 2019: prima la rissa, poi la sparatoria

La sera del 5 ottobre 2019, all’esterno di un locale in via Manzoni a San Giorgio a Cremano, in una zona affollata da ragazzi, ci fu una violenta rissa tra giovani appartenenti a due fazioni contrapposte: i “Sangiovannesi” ed i “Barresi”.

Il gruppo dei “Sangiovannesi” inizialmente ebbe la meglio su quello dei “Barresi”, i quali sono tornati armati di pistola esplodendo diversi colpi d’arma da fuoco sulla folla dei ragazzi, in direzione della vittima che cercava di rifugiarsi dietro alcune auto parcheggiate.

Alla luce delle allarmanti modalità della condotta accertata, è stata riconosciuta la sussistenza dell’aggravante del metodo mafioso. Una faida senza senso tra gruppi di giovanissimi che invece di divertirsi e godersi la vita “giocano” a fare i camorristi.

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