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Famiglia ebrea prenota un B&B, la risposta è raggelante: “Potete stare nel forno a gas”

Pubblicato il 6 Luglio 2024

Una famiglia israeliana della città di Nes Ziona, composta da 5 persone, desiderava trascorrere qualche giorno al fresco nell’incantevole scenario delle Dolomiti. Il padre avrebbe quindi chiesto ad un bed & breakfast a San Vito di Cadore di poter alloggiare nella struttura per qualche giorno. La risposta del titolare lo ha letteralmente scioccato, in quanto gli ha proposto di “stare nel forno a gas”. Il padre ha raccontato la bruttissima vicenda a Ynet, autorevole sito israeliano, con queste parole: “Siamo scioccati, viaggio molto e siamo sempre stati ospiti puliti e ordinati. Sembra che l’odio verso di noi a causa della nostra identità israeliana stia ancora una volta affiorando”.

La testimonianza choc della famiglia israeliana

Ma come sono andate esattamente le cose? Secondo quanto raccontato dal sito Ynet, lo stesso titolare della struttura ricettiva su Airbnb avrebbe annullato la prenotazione della famiglia ebrea, lasciando un commento in ebraico, forse con l’aiuto di un traduttore automatico, che richiamava per l’appunto ai lager nazisti.

La vicenda ha suscitato molto scalpore e ha richiesto l’intervento di Franco De Bon, sindaco di San Vito, per far luce sulla questione che di certo non fa una bella pubblicità alla zona ad alto tasso turistico, soprattutto in questo periodo.

Il sindaco ha detto di aver incaricato l’assessore alla sicurezza, Alberto Del Favero, di verificare la veridicità della notizia e di aver contattato la Digos e la polizia postale per ulteriori accertamenti. “Se la notizia venisse confermata – ha dichiarato De Bon – agiremo contro questa persona a tutela del buon nome della nostra cittadina, che non possiamo tollerare possa essere infangata da episodi del genere”.

La notizia intanto è stata rilanciata anche dall’Osservatorio antisemitismo sul proprio sito e adesso è partita la “caccia” al titolare del B&B che avrebbe cancellato la prenotazione della famiglia ebrea con insulti e offese razziste e anacronistiche che riguardano un’epoca lontana, ma che stanno tornando d’attualità in modo molto preoccupante.

Aggiornamenti

Dopo alcuni approfondimenti è emerso che, molto probabilmente, si è trattato di uno spiacevole equivoco. L’host di Airbnb ha spiegato che quel messaggio non era destinato alla famiglia ebrea, ma ad un altro ospite che soggiornava nella struttura e che stava chiedendo informazioni su come usare un fornello a gas. L’host avrebbe dunque erroneamente inviato l’istruzione sull’uso del fornello alla famiglia ebrea, che aveva appena richiesto la prenotazione. Chiarito l’equivoco, l’host inizialmente sospeso è stato riabilitato.