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Fassino

Piero Fassino: si complica il caso del sospetto furto di un profumo

Pubblicato il 27 Aprile 2024

La vicenda si fa sempre più complessa e imbarazzante. Anche se Piero Fassino accusa di essere vittima di un attacco mediatico privo di sostanza.

Ma, così come dettaglia il Corriere, sarebbe recidivo, l’onorevole del Pd denunciato per il furto di un profumo femminile, uno Chanel da 130 euro, da regalare alla moglie nel duty free dell’aeroporto Fiumicino di Roma.

Intanto, per quanto avvenuto lo scorso lunedì, le videocamere di sorveglianza lo immortalano mentre fa scivolare la boccetta in una tasca della giacca.

“Ha squillato il telefono e poiché con l’altra mano tenevo il trolley ho appoggiato il profumo in tasca con l’intenzione di pagare”, si è giustificato Fassino definendo il tutto un equivoco subito cavalcato dalla stampa che vuole metterlo in cattiva luce.

Di certo, le immagini adesso sono custodite dal pm di Civitavecchia che sta occupandosi dell’indagine dopo la denuncia, che rivelerebbe altri episodi sospetti.

Secondo quel che è stato dichiarato alla polizia dell’aeroporto, alla Polaria, dalla società che gestisce il duty free il deputato sarebbe stato già sorpreso dalla vigilanza con articoli in vendita che non aveva pagato, per poi saldare il conto. 

Questa volta, però, non avrebbero voluto passarci sopra e la Procura di Civitavecchia dovrà decidere se procedere indagando Fassino per furto e, quindi, convocarlo per l’interrogatorio.

“Un banale e increscioso episodio che avrebbe meritato un approfondimento pacato si sta clamorosamente trasformando in aggressione mediatica, un vero e proprio processo parallelo che trova come unica spiegazione il cognome noto del cittadino coinvolto. D’accordo con Fassino rinvio ogni commento alla futura piena lettura degli atti”, commenta Fassino attraverso le parole affidate al suo avvocato.