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Ferrari: “Curioso che Canovaro si preoccupi proprio ora delle condizioni del Circolino delle acciaierie”

Pubblicato il 26 Ottobre, 2021

L’interesse che il presidente del Teatro dell’Aglio Maurizio Canovaro dimostra proprio ora per il Circolino delle acciaierie è quantomeno curioso visto che è abbandonato a sé stesso da decenni, con tutte le conseguenze che ciò comporta.

Il Comune non ha le risorse necessarie a ristrutturarlo,  questo deve essere chiaro. Non a caso, infatti, Canovaro menziona un bando per la rigenerazione urbana vinto dal Comune di Follonica ma evita di dire che risale al 2015, pertanto il motivo della mancata partecipazione lo deve chiedere a chi ci ha preceduto. 

Detto ciò, è necessario fare alcune valutazioni: se le risorse a disposizione dei Comuni fossero illimitate certamente il Circolino sarebbe già un cantiere ma, purtroppo, così non è. Siamo chiamati a fare delle scelte, a dare delle priorità ai molti interventi di cui Piombino ha bisogno.

Se parliamo di luoghi della cultura, per esempio, certamente dobbiamo dare la priorità alla conclusione del Polo culturale, opera già avviata che ha impegnato significative risorse pubbliche e che, se rimanesse incompiuta, si tradurrebbero in un enorme spreco. Oppure al Metropolitan, luogo ancora attivo e vissuto dai cittadini che richiede interventi significativi e costosi.

Inoltre, forse Canovaro non lo sa, per partecipare a un bando serve un progetto che, nel caso del Circolino, costerebbe almeno 100 mila euro che sarebbero spesi senza avere certezza di ottenere le risorse per realizzarlo. 

Canovaro non ci ha presentato progetti: a mala pena, tra una critica e l’altra a questa Amministrazione, ha buttato là qualche idea con la quale pensa di poter gestire il Circolino, dopo che qualcuno ha trovato le risorse per ristrutturarlo.

Su una cosa siamo d’accordo, però: non possiamo lasciare quel luogo abbandonato e pericolante. Stiamo vagliando delle alternative che, tramite il piano operativo, ci consentiranno di dare una nuova vita e un nuovo scopo a quello spazio e che, magari, possano generare nuovi posti di lavoro e un valore aggiunto per l’economia del territorio. 

Francesco Ferrari, sindaco di Piombino

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