« Torna indietro

Festeggiamenti Inter, spunta una mucca tra i tifosi nerazzurri: scoppia la polemica

Pubblicato il 29 Aprile 2024

Nella giornata di ieri l’Inter, dopo la vittoria sul Torino, ha festeggiato il suo ventesimo scudetto sul bus scoperto che è andato in giro per le città di Milano tra una marea di tifosi festanti. In questi casi è lecito un po’ di goliardia, anzi gli sfottò tra tifoserie sono il sale del calcio, ma ieri sia tra tifosi che calciatori indubbiamente si è esagerato.

I festeggiamenti estremi dei calciatori

Molti dei calciatori si sono lasciati trasportare, rendendosi protagonisti di iniziative non certo da ricordare per lealtà e sportività. Cuadrado si è lasciato andare a cori anti-juventini, rinnegando quella stessa squadra dove ha militato per ben 8 anni.

Non è poi passato inosservato lo striscione esposto da Dumfries, passatogli da alcuni tifosi, che lo ritrae mentre tiene al guinzaglio l’esterno rossonero Theo Hernandez, col quale non corre certo buon sangue. E poi c’è il caso-Frattesi, che avrebbe insultato i tifosi rossoneri esponendo uno striscione che era stato “bandito” dopo un accordo tra ultrà milanisti e interisti.

La mucca tra i tifosi

Le intemperanze non sono mancate neanche tra i tifosi e in particolare non è passata inosservata una mucca con i colori nerazzurri “passeggiare” tra le orde dei tifosi festanti e fuochi d’artificio fino ad arrivare a Viale della Liberazione, sede dell’Inter.

Molti tifosi interisti hanno protestato, sostenendo che quanto si è visto equivale a maltrattamento e umiliazione di animali. Non solo i tifosi nerazzurri se la sono presa, ma ha protestato vivacemente anche l’Oipa che ha rilasciato un comunicato ufficiale chiedendo formalmente alle forze dell’ordine di identificare il conduttore della mucca e sanzionarlo.

“L’animale, così ridotto, è stato oltretutto condotto in un corteo pieno di gente, urla, fumi, rumori, fuochi d’artificio” – viene inoltre fatto presente nel comunicato. L’Oipa ha aggiunto che è pronta a sporgere denuncia formale alla Procura della Repubblica di Milano, chiedendo ai Garanti per i diritti degli animali del Comune di Milano di procedere con le opportune verifiche.