Pubblicato il 23 Gennaio, 2023
La storia arriva da Newcastle in Gran Bretagna, diocesi che aveva visto un canonico morire suicida e un vescovo dimettersi.
Ora un’indagine del Vaticano, affidata al vescovo di Liverpool, monsignor Malcolm Patrick McMahon, dovrà verifica se la notizia dei “festini in cattedrale” è vera e se i successivi fatti sono in qualche modo connessi tra loro.
Un momento non facile, dunque, per la Chiesa di Papa Francesco che anche oggi torna a lanciare un appello all’unità: “La soluzione alle divisioni non è opporsi a qualcuno, perché la discordia genera altra discordia. Il vero rimedio comincia dal chiedere a Dio la pace, la riconciliazione, l’unità”, scrive sui social Bergoglio.
Il cardinale di Lussemburgo, Jean-Claude Hollerich, oggi in Vaticano per presentare una iniziativa con le altre confessioni cristiane, invece minimizza: “Non sono preoccupato che ci siano differenti opinioni nella Chiesa cattolica, è abbastanza normale”.
Tornando al caso inglese, una indagine straordinaria è stata dunque decisa dal Vaticano per un presunto ‘sex party’, durante il lockdown, nella cattedrale di St Mary a Newcastle. Questo caso potrebbe essere – almeno secondo la stampa inglese – all’origine delle dimissioni di Robert Byrne da vescovo di Hexham e Newcastle, lo scorso dicembre.
All’arcivescovo di Liverpool, che sta conducendo le indagini, è stato chiesto di preparare un rapporto approfondito sugli eventi che hanno portato appunto alle dimissioni del vescovo Byrne. Ma al momento non si sa se il vescovo fosse alla presunta festa o ne fosse comunque a conoscenza.
Alcuni parrocchiani hanno denunciato il fatto alla diocesi.
L’indagine vaticana avrebbe dunque più obiettivi: verificare se i fatti denunciati siano realmente accaduti e se siano connessi al suicidio di McCoy e alle successive dimissioni del vescovo Byrne.