Pubblicato il 8 Aprile, 2021
Tra ieri ed oggi si sono tenuti i due incontri messi in programma dalle organizzazioni sindacali Fim Fiom Uilm Uglm con le Amministrazioni Locali.
Ieri l’incontro con il sindaco di Piombino Ferrari e l’assessore Nigro e oggi con la Regione Toscana alla presenza del Presidente Eugenio Giani, del consigliere Gianni Anselmi e il funzionario della regione Paolo Tedeschi.
Dagli incontri non è ancora chiaro chi a livello ministeriale si sta occupando della crisi di Piombino e nemmeno se c’è qualcuno che si sta realmente relazionando con Jindal.
Dai due incontri emerge con chiarezza la mancanza di consapevolezza di quale sia e se ci sia, una strategia del Ministro nei confronti della proprietà assenteista.
È evidente l’assenza di un qualsiasi livello di coinvolgimento nella costruzione di un piano alternativo per Piombino, non solo delle OOSS ma di ogni soggetto rappresentativo del territorio.
Il timore è ritrovarci tra pochi giorni con un “Progetto per Piombino” che diventi un prendere e lasciare per i lavoratori e per tutto il Territorio. Un progetto che nessuno conosce e non sappiamo se potrà davvero fare l’interesse di Piombino o limitare il sito ad un ruolo di comparsa solo nel settore rotabile.
Sia il Comune che la Regione si sono rese disponibili a ricontattare il Ministro per avere chiarimenti su come voglia condurre la crisi delle acciaierie di Piombino e con quale livello di condivisione, consci che i lavoratori, le Organizzazioni Sindacali e le istituzioni regionali e comunali devono essere soggetti attivi e non semplici comprimari.
Fim Fiom Uilm Uglm


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