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Firenze

Firenze, la marcia della solidarietà antifascista. Fdi: “Pasolini si sarebbe messo a ridere”

Pubblicato il 4 Marzo, 2023

Migliaia di persone. Secondo gli organizzatori almeno 40 mila, per la Questura sono 12 mila.

In centro a Firenze, la marcia della solidarietà agli studenti del liceo Michelangiolo aggrediti, lo scorso 18 febbraio, da militanti del movimento di estrema destra  di Azione studentesca.

Tantissimi studenti, professori, maestri, presidi. E tantissime persone comuni che vogliono esserci. Un corteo anche in difesa della preside del liceo Leonardo Da Vinci Annalisa Savino, contro la quale si era scagliato il ministro Valditara dopo che la preside aveva scritto una lettera ai suoi studenti in cui li invitava a non sottovalutare i rischi dei nuovi fascismi. Al corteo c’è anche lei, insieme ai suoi studenti e ai suoi docenti. È nel gruppo del liceo Da Vinci, in mezzo ai suoi colleghi, racconta il Corriere.

Un pezzo di corteo è formato dai presidi, almeno 25 rappresentanti delle scuole fiorentine, altrettanti da fuori città e fuori Toscana. Talmente tante persone che in piazza Santissima Annunziata non sono entrati tutti e quindi i manifestanti si dispongano in via della Colonna. Tanti striscioni tra cui quello degli universitari “Odio gli indifferenti”. E poi quelli esposti dai professori del Da Vinci con scritto “Io non sono indifferente”. In testa al corteo ci sono proprio gli studenti del Michelangiolo con scritto “Michelangiolo antifascista”.

La segretaria del Pd Elly Schlein, il presidente del  M5s Giuseppe Conte e il segretario della Cgil Maurizio Landini si sono incontrati nel retro del palco della manifestazione fiorentina a difesa della scuola. I tre si sono salutati e hanno conversato per alcuni minuti. La segretaria del Pd Elly Schlein al suo arrivo a Firenze per la manifestazione è stata ricevuta a Palazzo vecchio dal sindaco Dario Nardella. I due hanno poi raggiunto insieme a piedi il corteo che si sta svolgendo per via del centro di Firenze. Selfie, strette di mano e urla di incoraggiamento per la neo segretaria Pd Elly, durante il corteo in corso a Firenze in difesa della scuola e della Costituzione.

“Schlein crediamo in te”, le ha gridato una signora. Mentre un altro, con pieno spirito fiorentino, le ha confessato: “Ho votato Bonaccini ma ora faccio il tifo per te”. Durante la manifestazione Schlein si è fermata sul lungarno della Zecca Vecchia in attesa dell’arrivo di Landini: insieme al sindaco Dario Nardella hanno percorso la parte finale del corteo verso piazza Santa Croce.

“Se noi ci troviamo qui con il segretario del Pd vuol dire che su partite concrete noi ci siamo, che riguardano tutti, non solo le forze progressiste, siamo in piazza per difendere principi costituzionali, il problema non è il primato e le leadership della sinistra: a noi interessa come M5s lavorare per rafforzare l’azione politica di forze progressiste. Se col nuovo vertice del Pd questo dialogo rafforzerà questo orizzonte ben venga per tutta l’Italia”, ha detto Giuseppe Conte arrivando alla manifestazione di Firenze in difesa della scuola e della Costituzione. 

Al corteo anche il il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il Governatore Eugenio Giani, l’ex presidente della Camera Laura Boldrini. Il corteo sta sfilando nelle strade del centro di Firenze e arriverà in piazza Santa Croce per il comizio finale. I vertici nazionali delle tre sigle sindacali hanno diffuso un messaggio congiunto per ricordare che si manifesta “perché atti come l’aggressione squadrista del Michelangiolo non possono essere sottovalutati e meritano invece una chiara condanna, specie quando chi riveste ruoli istituzionali lo ha fatto timidamente o ha taciuto. È il momento di rilanciare il ruolo pedagogico della scuola come hanno fatto la preside Savino e i docenti. La scuola è il fondamento della democrazia”.

 “Il tema è la bellezza della piazza, unisce generazioni diverse. Chi ha firmato la Costituzione penso che sia felice che la Costituzione è ancora così viva”, ha detto Nicola Zingaretti, tra i partecipanti alla manifestazione fiorentina in difesa della scuola e della Costituzione. “Oggi vogliamo essere tutti uniti per dire che Firenze, il mondo del lavoro, della scuola e della politica siamo determinati a dire che la Costituzione e la scuola vanno tutelati, che la violenza è inaccettabile. Siamo qui per ribadire che la scuola e la Costituzione sono due assi fondamentali della via democratica del nostro Paese”, ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella. “Mi aspetto oggi una piazza straordinaria, grande e bellissima per la Costituzione, per la dignità della scuola e contro il fascismo. Sarà una splendida risposta agli squadristi e all’indecenza di un ministro dell’istruzione le cui parole esprimono perfettamente la cifra culturale di questo governo”, afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni parlando con i cronisti.

“Pierpaolo Pasolini si sarebbe messo a ridere dinanzi all’urgenza di convocare le piazze, nel 2023, in nome dell’antifascismo. Ma se vogliono continuare a essere nicchia nostalgica facciano pure”, afferma Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera in relazione alla manifestazione a Firenze. “Vorrei chiedere se in Italia esiste il fascismo – dice Antoniozzi – e dove sia. Se siamo in Paese in crisi democratica o, come sosteneva giustamente Stefano Bonaccini, è una surrealista visione suicida. C’è tanto fascismo in questo antifascismo manieristico che organizza a tavolino lettere di presidi, le trasforma in manifesti intellettuali e organizza una manifestazione congiunta. l’Italia dei lavoratori, delle imprese, dei professionisti chiede soluzioni su fatti reali e non alambicchi e suggestioni medievali. La realtà è che in Italia non esiste un riformismo di governo alternativo a noi ma un elitarismo radical chic francamente antistorico”.

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