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Flumeri-Cresce la produzione alla IIA, Morsa (Fiom): bene, ma l’azienda non è ancora stabile

Pubblicato il 24 Giugno, 2020

Flumeri – Gli stabilimenti IIA di Bologna e di Flumeri, nonostante la crisi derivante dall’emergenza sanitaria, godono di buona salute. La notizia è stata diffusa da Giovanni De Filippis, amministratore delegato dall’Industria italiana autobus e da Saverio Lopes, responsabile aziendale per le relazioni sindacali, che oggi pomeriggio (24 giugno 2020) hanno incontrato in video conferenza i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm proprio per discutere intorno allo stato di salute degli stabilimenti che producono gli autobus. Il confronto era stato sollecitato dalle rappresentanza sindacali. I vertici aziendali della IIA hanno confermato che, dal punto di vista della produzione, l’anno 2020, nonostante il Covid, si chiuderà con un dato migliore rispetto al 2019, anche se restano alcune criticità relative alla messa in sicurezza degli stabilimenti. Per quanto riguarda l’insediamento produttivo di Flumeri, i vertici aziendali hanno confermato che l’impianto di cataforesi dovrebbe essere operativo entro fine luglio 2020. Restano alcune difficoltà derivanti dai tempi di fornitura di motori e di bombole, ma il tutto dovrebbe essere risolto nelle prossime settimane. L’amministratore delegato ha inoltre comunicato che l’azienda ha fatto ricorso al prestito di 35 milioni di euro, previsto nel decreto liquidità e garantito dal Sace, per superare la fase di scarsa liquidità. In poco più di un anno si è passati a discutere di un’azienda che investe e che assume quaranta lavoratori grazie alle nuove tecnologie legate all’elettrico rispetto al rischio concreto di fallimento. “A questo punto è necessario che il ministero per lo sviluppo economico, sollecitato più volte dalle organizzazioni sindacali, convochi le parti – afferma Giuseppe Morsa, segretario provinciale Fiom Cgil – la ricerca del socio industriale non ha portato ancora novità e in un sistema industriale colpito pesantemente dalla crisi devono essere messi a disposizione tutti gli strumenti per tutelare le lavoratrici e i lavoratori, stabilimenti e prodotto di una azienda che ha imboccato la strada del rilancio ma che ancora non è del tutto stabile”.

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