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Consorzio di bonifica interno, Imprudente: nominato il nuovo commissario

Fondi agricoltura, Imprudente (Lega) a Pepe (Pd): “Critiche distorte, stiamo mettendo riparo ai suoi errori; ecco tutte le misure”

Pubblicato il 8 Novembre, 2020

Fondi agricoltura. «Dopo aver distrutto il comparto agricolo abruzzese e dopo aver lasciato soli a se stessi gli agricoltori, il consigliere Dino Pepe, che ha precise responsabilità avendo ricoperto la carica di assessore al ramo nella precedente giunta, sembra essersi svegliato dal letargo. Forse non si è accorto che tra mille difficoltà il comparto agricolo è comunque l’unico che ha continuato a lavorare, beneficiando delle misure di sostegno legate all’emergenza Coronavirus specifiche, ma anche di quelle previste per gli investimenti e dei contributi a fondo perduto delle leggi regionali Covid 1 e 2». Lo dice l’assessore regionale all’Agricoltura, il vice presidente della giunta Emanuele Imprudente.

«Con il bando pubblicato per il sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori e Pmi particolarmente colpiti dalla crisi di Covid-19, per una dotazione di 9,5 milioni – spiega Imprudente – si è inteso far fronte ai problemi di liquidità delle aziende con una somma forfettaria (non inferiore a 700 euro e non superiore ai 7 mila per azienda) e fino a 50 mila euro per le Pmi di trasformazione attive nei settori vitivinicolo, orticolo e olivicolo, olio, agriturismo. Noi abbiamo scelto di andare incontro a tutti i settori sopraindicati, a differenza della gran parte delle regioni che hanno scelto solo gli agriturismi.
Diversamente da quanto afferma il consigliere Pepe, per l’accesso alla misura in questione potevano presentare domanda tutte le aziende agricole e le Pmi dei settori individuati (lattiero-caseario bovino, carne ovi-caprina, confezionamento olio, agrituristico, florovivaistico, vitivinicolo ,orticolo, pataticolo ) che avessero registrato un decremento del fatturato ( imposto dalla commissione europea) per i mesi di aprile e maggio 2020 pari o superiore al 30% del fatturato dello stesso periodo dell’anno 2019. I criteri per finanziare le domande sono stati basati sulla perdita di fatturato delle aziende, perché se sussiste detta perdita si può dimostrare che sono stati registrati problemi di liquidità. Come sappiamo tutti, non è possibile elargire finanziamenti a coloro che non abbiano registrato perdite di liquidità».

«I flop – attacca Imprudente – sono piuttosto quelli lasciati in eredità dal consigliere Pepe al termine del suo mandato da assessore e dei quali stiamo ancora scontando le conseguenze. Se si pensa al bando della misura 7.4.1 (pubblicato nel 2016) su cui si è di recente pronunciato il Tar e che rappresenta un esempio concreto dei grovigli amministrativi che siamo chiamati ora a dipanare, per cercare di pervenire all’approvazione di una graduatoria in sostituzione di quella annullata dal giudice. Riguardo all’utilizzo delle risorse non assorbite per il bando in questione, valuteremo sicuramente soluzioni alternative. Si tratta di risorse che rimangono nel Psr e che potranno essere destinate ad altre misure di sostegno analoghe, considerato il prolungamento del periodo di emergenza, ovvero ad implementare quelle che maggiormente vanno incontro alle esigenze degli agricoltori . Ulteriori interventi a sostegno del settore dell’agricoltura saranno finanziati con risorse diverse dal Psr».

«Riguardo al raggiungimento del target al 31 dicembre 2020 – continua Imprudente – è necessario ancora sostenere una spesa di circa 28 milioni di euro, di cui daremo puntualmente conto nel corso del Comitato di sorveglianza del prossimo 12 novembre e che riteniamo di poter conseguire, nonostante le numerosissime richieste di proroghe che ci hanno presentato le aziende agricole, a causa dell’emergenza Covid, e che abbiamo ritenuto di dover accogliere. Forse questo è un dettaglio non di interesse del consigliere Pepe».

«L’ex assessore Pepe – conclude Imprudente – farebbe bene a informarsi puntualmente e ragionare sui tanti errori commessi durante il suo mandato. Oppure potrebbe, almeno per una volta, ascoltare l’opinione delle tante aziende agricole che la Regione sta sostenendo fin dal momento del mio insediamento e che oggi riconoscono, senza infingimenti, un evidente cambio di passo».

Fondi agricoltura, Pepe: “Flop del bando a sostegno degli agricoltori”

Di Flop del bando aveva parlato il consigliere e vice-capogruppo regionale del Pd Dino Pepe, con queste parole:  “I primi di ottobre l’assessore all’Agricoltura Imprudente aveva annunciato un “bando per il sostegno eccezionale” a favore di agricoltori e Pmi del comparto agricolo, particolarmente colpiti dalla crisi generata dal Covid-19; oggi purtroppo però scopriamo che questo si è rivelato un vero e proprio flop”. E ancora: “Infatti la misura annunciata dalla maggioranza di centrodestra e dall’Assessore leghista come addirittura ‘miracolosa’, quella che doveva servire a dare liquidità alle aziende abruzzesi messe in ginocchio dalla pandemia si è trasformata, nei fatti, in un vero e proprio disastro ai danni degli agricoltori abruzzesi”. Continua il consigliere: “Una misura sbagliata nel suo impianto e che certifica la scarsa conoscenza di questo comparto da parte della Giunta Marsilio. Tra i criteri di accesso ai finanziamenti, infatti, bisognava dimostrare una riduzione di fatturato che però, per le caratteristiche tipiche delle imprese agricole, non è stato possibile documentare, escludendo a monte la possibilità a tanti agricoltori, soprattutto ai piccoli, di rispondere al bando. Così abbiamo scoperto che, sulle potenziali 39 mila aziende a cui si riferiva il bando, a causa di una esasperata burocrazia, di parametri troppo stringenti e di una mancata selezione degli interventi risultano di fatto presentate pochissime domande: appena 635, che corrispondono a circa l’1,6% della platea totale interessata alla misura”. In pratica, per un bando che aveva una dotazione finanziaria pari a 9,5 milioni di euro, si rischia che, qualora fossero ammesse al finanziamento tutte le domande arrivate, verranno concessi finanziamenti per appena 2.555.000 euro. “Un clamoroso buco nell’acqua, altro che sostegno eccezionale – prosegue Dino Pepe – in più, ad ora, non è chiaro come la Giunta Marsilio intenda impiegare i 7 milioni di euro rimanenti e come questi verranno eventualmente assegnati. A mio avviso sarebbe utile destinarli allo scorrimento di alcune graduatorie del Psr, come ad esempio il cosiddetto ‘Pacchetto Giovani’, per dare ai nuovi imprenditori agricoli la possibilità di insediarsi in agricoltura oppure la misura ‘4.1’, finanziando i piccoli investimenti cosiddetti sotto soglia. Spiace infine constatare ancora una volta come, malgrado durante la discussione delle cosiddette leggi regionali ‘Cura Abruzzo’ avessi ripetutamente sollecitato la maggioranza a prevedere ristori concreti per il mondo agricolo e zootecnico adottando misure con accesso semplice e diretto, come ad esempio un contributo a fondo perduto e la possibilità per gli allevatori di essere ristorati con finanziamento diretto sui capi, non sono stato minimamente ascoltato. Purtroppo l’assessore Emanuele Imprudente non ha voluto accogliere le mie richieste, frutto di approfondimenti e confronto con i portatori di interesse in questo strategico settore dell’economia abruzzese, e non ha voluto ascoltare il grido di dolore delle aziende agricole abruzzesi e così, invece di scegliere un processo semplice di erogazione dei fondi, più consono alle esigenze del mondo agricolo, ha voluto seguire la strada di una cieca burocrazia… ed i risultati oggi sono sotto gli occhi di tutti. Intanto, al netto delle promesse fatte, è avvilente constatare come per quanto concerne l’avanzamento della spesa del Psr l’Abruzzo sia la terzultima regione d’Italia con appena il 37% speso è un rischio disimpegno di quasi 30 milioni di euro”. (fonte: Acra)

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