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Frosinone, laureata in Legge, ladra seriale nei market: “Rubo per mangiare”

E’ la storia di una trentenne di Frosinone finita ora ai domiciliari dopo aver tentato di rubare due prosciutti in un supermercato locale.

Pubblicato il 21 Marzo, 2023

E’ la storia di una trentenne di Frosinone finita ora ai domiciliari dopo aver tentato di rubare due prosciutti in un supermercato locale.

La storia di Rita (nome di fantasia) è stata raccontata dal Messaggero; la giovane, nell’arco di due anni, ha commesso una settantina di furti nei supermercati. L’ultimo furto risale proprio a qualche giorno fa ma, questa volta è stata arrestata insieme ad un complice. Lei, però, sostiene: “Rubo per fame”.

Tanti sacrifici per la laurea in Legge ma, nessun lavoro

Certamente la giovane Rita, prima di diventare una ladra seriale nei supermercati, ha dimostrato una grande forza di volontà: senza una famiglia che la aiutava, ha portato avanti con sacrificio gli studi e alla fine è riuscita anche a laurearsi in Legge. Malgrado la laurea di prestigio la giovane, però, non è riuscita a trovare lavoro e dopo aver fatto molti concorsi a vuoto ha iniziato a perdere fiducia in se stessa; intanto le bollette non aspettano e i risparmi finiscono, così si è ritrovata senza nemmeno i soldi per la spesa. Il seguito è una lunga serie di furti sempre uguali: pane, pasta, insaccati, scatolette, uova. Ovviamente dopo i tanti furti commessi sono arrivate le denunce e poi l’arresto ma, la trentenne ha continuato a delinquere.

L’ultimo tentato furto: due prosciutti

L’ultimo furto l’ha messo a segno qualche settimana fa, quando con la complicità di un amico, ha cercato di portare via due prosciutti da un supermercato di Frosinone, dove è stata scoperta e bloccata dal personale di vigilanza. “Rubo soltanto per fame”, avrebbe detto al suo legale di fiducia, l’avvocato Antonio Ceccani, che è riuscito ancora una volta a farle ottenere gli arresti domiciliari. Ironia della sorte, proprio a causa dei problemi con la giustizia, Rita non può avere nemmeno il Reddito di Cittadinanza.

Rita, abita in una casa popolare, agli arresti domiciliari, e sopravvive grazie alla solidarietà di alcuni vicini di casa. Lo stesso avvocato si è occupato di lei, aiutandola con delle provviste. A preoccupare, però, chi la conosce, è il suo stato psicologico: Rita adesso non vuole più cercare un lavoro ed è arrabbiata con tutti. Proprio lei, che ha fatto di tutto per diventare un avvocato si è trovata a vivere violando la legge, più volte. Foto di repertorio

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