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Non ce l’ha fatta Fulvio, il giovane studente a bordo dell’auto sperimentale esplosa sulla tangenziale di Napoli

Pubblicato il 29 Giugno 2023

Dopo la morte dell’esploratrice Maria Vittoria Prati, è arrivata la notizia del decesso anche di Fulvio Filace, il 25enne studente universitario che viaggiava con lei sulla Volkswagen Polo, prototipo diesel-elettrico, esplosa lo scorso 23 giugno sulla tangenziale di Napoli.

L’improvviso peggioramento delle condizioni di Fulvio

Dopo l’esplosione del veicolo, che solo per puro caso non ha coinvolto altre vetture, entrambi furono subito portati al Centro Grandi Ustionati del Cardarelli di Napoli.

La donna 66enne, le cui condizioni erano apparse subito gravissime ai medici a causa delle ustioni molto profonde, è morta il giorno successivo.

Fulvio, giunto anche lui in condizioni molto gravi, era stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico e le sue condizioni erano stabili e lasciavano ben sperare.

Purtroppo però sono sopraggiunte delle complicazioni di natura respiratoria e le sue condizioni si sono aggravate, fino purtroppo al decesso.

Aperta un’inchiesta per chiarire i motivi di questa tragedia

La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta contro ignoti per verificare i motivi che hanno causato l’esplosione della vettura ed è stato già ascoltato un dirigente del Cnr.

La ricercatrice e il ragazzo stavano viaggiando a bordo di un’auto sperimentale ad alimentazione ibrida, cioè gasolio più energia derivante da un pannello solare.

Il progetto, denominato “Live-Save”, era finalizzato a testare le prestazioni e la compatibilità di un motore elettrico con batterie alimentare da pannelli solari con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 nell’ambiente.