Pubblicato il 23 Marzo, 2022
Fp CGIL, CISL Fp e Uil Fpl hanno proclamato lo stato di agitazione per venerdì 25 marzo nei comparti Funzioni Locali e Sanità Pubblica per richiedere, ai ministeri dell’Economia e delle Finanze e della Pubblica Amministrazione, che siano garantite le risorse necessarie per la copertura degli oneri derivanti dal rinnovo dei CCNL, scaduti lo scorso 31/12/2018, per la parte relativa all’ordinamento, alla contrattazione decentrata e alle risorse per dare attuazione al Patto per l’innovazione e la coesione del 10 marzo 2021.
Ecco i punti della mobilitazione:
- l’esigibilità , in tutti i suoi punti, del “ Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” sottoscritto in data 10 marzo 22021;
- la copertura economica delle suindicate voci relative al rinnovo dei contratti di comparto , così come oltretutto richiesto da UPI, Conferenza delle regioni e delle province autonome e da ANCI con lettera del 14 febbraio 2022 prot. N. 1003/C1PERS indirizzata ai ministri Renato Brunetta e Daniele Franco.
In particolare mancano le risorse necessarie per:
- procedere alla revisione con adeguati finanziamenti di tutti i sistemi indennitari fermi da oltre dieci anni;
- valorizzare la professionalità del personale delle pubbliche amministrazioni attraverso la riforma degli ordinamenti e dei sistemi di classificazione;
- incrementare i fondi per la contrattazione integrativa, rimuovendo i vincoli normativi ad oggi esistenti.
Per dare forza alle nostre rivendicazioni abbiamo deciso di dare avvio ad una mobilitazione unitaria il cui obiettivo è avere la garanzia dai ministri coinvolti del rispetto degli impegni assunti con il “Patto del 10 marzo 2021”.
A sostegno di ciò abbiamo deciso di individuare una giornata di protesta con due presidi che si terranno nella mattinata del 25 marzo alle ore 11,00 presso il Ministero dell’ Economia e delle Finanze e presso il Ministero della Pubblica Amministrazione.
Per dare ulteriore forza e valore all’iniziativa vi chiediamo di organizzare, nella stessa giornata, analoghi presidi sotto tutte le prefetture del Paese, in maniera tale da rendere esplicita a tutti i livelli istituzionali del Governo, alle lavoratrici e ai lavoratori delle pubbliche amministrazioni, alla cittadinanza tutta, la giustezza delle nostre richieste, costringendo così il Governo centrale ad assumere una iniziativa tesa a soddisfare gli impegni assunti e permettere la chiusura positiva dei rinnovi contrattuali per Sanità ed Funzioni Locali.
Ovviamente quella del 25 è una prima giornata di protesta alla quale, in assenza di risposte positive, aggiungeremo ulteriori mobilitazioni territoriali e nazionali fino al raggiungimento degli obiettivi indicati nel Patto per l’innovazione: è indispensabile, ora più che mai, dare risposte, professionali ed economiche, ai comparti che, in questi ultimi due anni, in condizioni difficilissime hanno garantito servizi essenziali ai cittadini. (Comunicato stampa)