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Genova, dalle persone all’ambiente, debutta la “Società della cura” in città

Genova, dalle persone all’ambiente, debutta la “Società della cura” in città

Genova – Debutta anche in Liguria, come in tante altre città italiane, sabato 21 novembre, la prima manifestazione diffusa della Società della Cura, il collettivo di associazioni, movimenti informali e reti sociali nato durante il lockdown per proporre nuovi modelli di sviluppi.

Genova: cos’è la Società della cura?

E’ un orizzonte realistico, intorno cui far convergere tanti pensieri e tante pratiche alternative alla società del profitto, per costruire una società della cura, che sia cura di sé, dell’altro, dell’ambiente, del vivente, della casa comune, e delle generazioni che verranno. Per costruire uno spazio non identitario, non proprietario, non di area, per una partecipazione e mobilitazione sociale di tutti.

Genova: i temi della Società della Cura

temi del movimento sono quelli al centro delle battaglie di persone da anni attive in ambito politico, sociale, associativo, ma anche neofiti dell’attivismo, alla ricerca di un nuovo punto di riferimento, sono molte.

Reddito e aiuti per tutti, sicurezza in tutti i luoghi di lavoro e di cura, investimenti e assunzioni per sanità, scuola, sociale, accoglienza, casa, trasporti. E ancora un grande piano a tutela di salute, vita, beni comuni e territorio. “Il piano di radicale conversione ecologica, sociale, economica e culturale deve cominciare ora – dicono dalla Società della Cura – le lotte, il mutualismo, la solidarietà e la Costituzione indicano la strada”.

Genova: gli appuntamenti della Società della Cura

Prima – al mattino fra le 11 e le 12 – con vari appuntamenti in presenza in piazze e strade della regione, tra Genova (De Ferrari) , Albenga, Finale, Sanremo, La Spezia e Sarzana, poi con una conferenza regionale in videoconferenza in programma alle 15 sul sito nazionale del progetto. Coinvolte centinaia tra associazioni e comitati (dall’Arci ad Attac fino all’associazione Terra! o Possibile), presentato come uno spazio di pensiero e dibattito ma “anche e soprattutto di azione concreta”, “come in tutta Italia – fanno capire gli organizzatori del primo evento di piazza- verrà presentata pubblicamente la convergenza di centinaia di realtà in un progetto di società alternativa all’attuale, che i movimenti si impegnano a costruire pezzo dopo pezzo, nella loro pratica quotidiana”.

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