Pubblicato il 12 Luglio 2023
Qualche giorno fa Gerry Scotti ha condotto “Serata con la Stampa 2023” con Pier Silvio Berlusconi, e durante l’evento sono stati presentati i nuovi palinsesti Mediaset e ovviamente si è dato ampio spazio a Silvio Berlusconi, creatore e fondatore dell’azienda scomparso qualche settimana fa.
Nonostante il grande affiatamento che c’è tra i due, Gerry Scotti non ha lesinato qualche tiratine d’orecchie a Pier Silvio Berlusconi, anche se col garbo che lo contraddistingue da sempre.
Gerry Scotti e gli addii di Barbara D’Urso e di Belen
Gerry Scotti ha fatto la parte dell’asso pigliatutto, infatti Mediaset gli ha affidato la conduzione di ben 4 trasmissioni: “Caduta libera”, “Lo show dei record”, “Tu sì que vales” e “La Ruota della fortuna”.
Se lui continua ad essere una presenza fissa nei palinsesti di Mediaset, così non sarà per Belen e per Barbara D’Urso, che si è detta profondamente delusa del trattamento ricevuto.
E, a proposito di queste esclusioni eccellenti, Gerry Scotti in un’intervista al settimanale Chi ha dichiarato: “Questi addii non me li so spiegare, così come non mi so spiegare i casi Giletti e Fazio”, poi però, facendo una metafora calcistica, in cui i conduttori come i calciatori cambiano spesso casacca, si augura di rivedere presto questi personaggi in tv.
Il “caso” Paolo Bonolis
Un altro volto iconico di Mediaset è Paolo Bonolis, che ha dichiarato di voler dire addio alla tv quanto prima. Scotti però non crede alle parole del collega: “Sapete benissimo che Paolo – ha detto – ogni due anni dice che lascerà la tv. Non lo farà mai perché è bravo. Lui è come i sindacalisti di una volta, lo fa per rivendicazione. Non gli credo mai quando dice di voler lasciare”.
La polemica su Caduta libera
Infine il simpatico conduttore si toglie qualche sassolino dalla scarpa e parla di Caduta libera, programma che in questo momento non sta andando benissimo. Per questo motivo Mediaset ha deciso di mandare in onda puntate nuove e puntate vecchie, soluzione che secondo Gerry Scotti sta mandando il pubblico in confusione: “Non sono d’accordo con questa programmazione che crea confusione, quando faremo nuove puntate, capiremo il futuro; è una macchina costosa ma efficiente, che andrebbe utilizzata. Vedremo in base ai risultati”.