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Giambruno

Caso Giambruno: Mediaset ha deciso come agire nei confronti del conduttore

Pubblicato il 25 Ottobre 2023

La decisione di Mediaset è presa.

Andrea Giambruno lascia la conduzione del programma, ma continua a curarne il coordinamento redazionale.

In sostanza deve dire addio, per il momento, alla presenza in video, ma la responsabilità del programma rimane ancora sua.

Quest’ultimo è un passaggio chiave, perché significa che Mediaset non ha rilevato violazioni rilevanti del giornalista dal punto di vista del diritto del lavoro, che può, quindi, continuare a esercitare le mansioni che gli erano state riconosciute: la responsabilità del programma già prima era nelle sue mani.

La decisione è stata spiegata dall’azienda in un comunicato asciutto, di poche righe:

“Andrea Giambruno, dispiaciuto per l’imbarazzo e il disagio creato con il suo comportamento, ha concordato con l’azienda di lasciare la conduzione in video del programma Diario del giorno, di cui continuerà a curare il coordinamento redazionale”.

Insomma, alla conduzione in diretta si alterneranno altri giornalisti (nei giorni scorsi Giambruno era stato sostituito da Luigi Galluzzo e Manuela Boselli), mentre lui avrà la responsabilità dietro le quinte della fattura del programma. 

Tra le varie ipotesi in campo ha vinto quella salomonica, una punizione ma non troppo severa, spiega il Corriere.

Una volta messe tutte le carte sul tavolo il ventaglio di soluzioni sul suo futuro era vario e comprendeva diverse possibilità: dalla più rosea (per lui) alla più funerea, dal ritorno in video a Diario del giorno al licenziamento (ipotesi che, però, era stata comunque valutata come remota quasi subito).

Alla fine ha prevalso la via di mezzo, quella del reintegro ma dietro le quinte in modo da evitare ulteriori passi falsi in diretta perché le gaffe sono state (anche) una delle chiavi della sua presenza in video.

Giambruno, giornalista professionista dopo aver superato l’esame orale ormai tempo fa, dovrà, comunque, rispondere sulle frasi riportate nei fuorionda di Striscia all’Ordine dei giornalisti.

Sono state inviate due segnalazioni sul caso: una del Consiglio della Lombardia al proprio Consiglio di disciplina territoriale, l’altra da parte della Commissione pari opportunità (Cpo) della Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi), che ha inviato un esposto al presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia.