« Torna indietro

Gianlidano di nuovo cosciente: “Ci sono venuti addosso, poi un botto terribile”

L’uomo, 54 anni, di Sezze, ricorda i terribili momenti che hanno preceduto l’incidente dello scorso 8 ottobre, per il quale è ancora in ospedale: “Ci vorranno mesi per guarire”

Pubblicato il 11 Novembre 2023

“Ho visto l’altra auto senza controllo; poi un botto terrificante”. Un ricordo sfocato, quasi come se fosse capitato a qualcun altro; è questo quanto ricorda Gianlidano Di Lenola, il 54enne di Sezze vittima, insieme alla moglie Irina, di un terribile incidente stradale lungo Le Coste, a Sezze, domenica 8 ottobre 2023.

Siamo riusciti a parlargli e ci ha risposto, con grande cortesia, dal suo letto all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, ospedale che lo ospita proprio da quel giorno. La voce provata da settimane di degenza ospedaliere, e da quelle forze che, ne siamo certi, gli torneranno presto. “Non sono più intubato e non mi trovo più nel reparto di rianimazione, per cui la fase più critica è passata. Ora inizia la parte più dolorosa, quella della riabilitazione; la muscolatura è fragile, ci vorrà tempo per recuperare…”

Quel reparto rianimazione che per quasi un mese è stata la casa di Gianlidano; il personale sanitario, infatti, lo ha tenuto in coma farmacologico per evitare che sentisse troppo i dolori causati dalle ferite, soprattutto interne, subite durante il terribile botto.

Sia chiaro, le condizioni di salute di “Giallo”, questo il soprannome dell’uomo, non possono ancora essere definite buone, ma il fatto stesso di poterci parlare e che lui ci abbia rassicurato, ha aperto a quella speranza che quanto successo quel maledetto giorno, col tempo, diventi solo un brutto ricordo.

“Dell’incidente mi ricordo solo questa macchina senza controllo che ci è venuta addosso. Sono sceso dall’auto perché temevo per le condizioni di mia moglie, ma subito dopo il dolore è diventato fortissimo e mi sono accasciato. Il resto è molto nebuloso”.

Più di un mese, in quelle condizioni, di degenza ospedaliera: “E’ stata dura, sia durante il ricovero in terapia intensiva, sia a livello psicologico. La botta è stata veramente forte”.

Una testimonianza drammatica che però, e questo ci consola, Gianlidano ci ha potuto rendere. Le sue condizioni subito dopo l’incidente, infatti, non facevano ben sperare. Per fortuna è andata diversamente.

Anche Irina, la moglie di “Giallo”, di origine ucraina e sposata appena un anno fa, è uscita dall’ospedale ed ha già iniziato il periodo di riabilitazione.