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Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo 2022

Pubblicato il 2 Aprile, 2022

In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, Il castello aragonese di Taranto, splendido maniero rinascimentale, s’illumina di blu. Istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU, la ricorrenza richiama l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro autistico e ribadisce con forza la necessità, non più procrastinabile, di realizzare una rete integrata di servizi realmente in grado di garantire una presa in carico tempestiva, globale e continuativa sia della persona che dei suoi familiari

“In un contesto sociale in cui la pandemia ha acuito la distanza tra gli individui è fondamentale incrementare gli sforzi affinché l’inclusione sociale, l’accesso alle strutture didattiche e lavorative e, in generale, l’esercizio dei diritti fondamentali siano garantiti a tutti i membri della comunità senza alcuna forma di discriminazione e senza alcuna frapposizione di barriere al godimento di essi. Esprimo pertanto il mio apprezzamento per le iniziative di supporto alle famiglie e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica che la vostra associazione sta portando avanti in molteplici ambiti.”

Queste le parole indirizzate dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Presidente dell’Associazione Nazionale parlAutismo, Rosalia Pennino.

Il fenomeno dell’autismo, in Italia, riguarda una famiglia su 500mila e un bambino su 77 tra i 7 e i 9 anni. Esordisce in età pediatrica ma dura tutta la vita: i bambini con autismo diventano ragazzi e ragazze, poi adulti e poi anziani, e hanno un’aspettativa di vita paragonabile a quella generale.

In una giornata così densa di significato, è intervenuto anche Papa Francesco, sottolineando come ogni forma di disabilità possa in realtà costituire “una sfida e un’opportunità per costruire insieme una società più inclusiva”.

“Per questo è necessario continuare a sensibilizzare sui vari aspetti della disabilità, abbattendo i pregiudizi e promovendo la cultura dell’inclusione e dell’appartenenza, fondata sulla dignità della persona. È la dignità di tutti quegli uomini e quelle donne più fragili e vulnerabili, troppo spesso emarginati perché etichettati come diversi o inutili, ma che in realtà sono una grande ricchezza per la società”. (Di Fabio Dal Cin)

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