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Giustizia privata con Gerard Butler e Jamie Foxx stasera su Italia 1

Pubblicato il 8 Aprile 2024

Il concetto di legittima difesa estremizzato dal film di Gary Gray del 2009: il controverso messaggio lanciato al pubblico sulla “giustizia fai da te”

Stasera su Italia 1, alle 21.20, andrà in onda “Giustizia privata”, un film diretto da F. Gary Gray e uscito negli Stati Uniti nel 2009. Il film affronta in modo provocatorio il concetto estremo di autodifesa, toccando argomenti che vanno oltre il tema iniziale e che possono spaziare fino al terrorismo. Durante la sua narrazione, il film prende direzioni inattese, suscitando riflessioni nel pubblico su questioni che vanno ben oltre la sua premessa. Per un certo periodo, il film segue una strada scivolosa e pericolosa che può scatenare reazioni accese sui social e nell’opinione pubblica di fronte a tragici eventi di cronaca.

Un argomento persistente e attuale è rappresentato dalla burocrazia, dagli errori giudiziari e dalle sentenze indulgenti, i quali suscitano frustrazione nei cittadini comuni. Se qualcuno decidesse di agire da solo, quali sarebbero le conseguenze? Il film si basa su questo concetto, trasmettendo al pubblico un messaggio controverso: “Quando il sistema legale fallisce, è meglio agire per conto proprio”. Questo tema richiama alla mente il famoso “Giustiziere della Notte”, inaugurando un filone cinematografico che risale a oltre cinquant’anni fa.

Giustizia privata: la vittima diventa una sorta di “terrorista”

Il messaggio del film è controverso, oggetto di dibattito e considerato impraticabile, ma trova un forte riscontro nell’opinione pubblica, che lamenta una diffusa sensazione di ingiustizia, non solo negli Stati Uniti. Nel film, Clyde Shelton assiste impotente all’omicidio della moglie e della figlia e, dopo dieci anni, cerca di riaprire il caso sperando di persuadere il procuratore originale a riesaminare le prove. Il personaggio interpretato da Gerard Butler inizia una guerra non solo contro gli assassini e coloro che hanno loro concesso la grazia, ma anche contro l’intero sistema legale americano.

Il personaggio principale del film cerca di applicare la sua personale visione di etica e moralità, proponendo una forma di giustizia autonoma che richiama il principio di “occhio per occhio, dente per dente”. Nel corso della narrazione cinematografica diventa evidente che nessun personaggio è del tutto innocente, a partire dalla vittima originaria, che si trasforma in una sorta di “attivista”. Questo è contrastato dall’atteggiamento riservato del sindaco, interpretato da Viola Davis, e dal comportamento opportunista del personaggio legale interpretato da Jamie Foxx.