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Il giustiziere degli autovelox vive a Padova: col flessibile ne ha abbattuti 3

Pubblicato il 9 Agosto 2023

Dovendo figurarsi casa sua, verrebbe da pensare a una scrivania interamente ricoperta da verbali per eccesso di velocità. Altrimenti, cosa potrebbe spingere il “giustiziere degli autovelox” – così è stato ribattezzato, ormai – a uscire di casa nel cuore della notte e, flessibile alla mano, abbattere i pali di acciaio a sostegno degli autovelox, posizionati tra le strade del Rodigino?

In appena due mesi e mezzo, di autovelox ne ha fatti fuori ben quattro.

La sua prima vittima è stata l’autovelox di Bosaro. Posizionato lungo la Statale 16, con il compito di immortalare le auto provenienti da Ferrara, è stato eliminato nella notte tra il 18 e il 19 maggio scorso.

Tempo una decina di giorni e il giustiziere si è spostato lungo la Regionale 482, dove ha incontrato la sua vittima successiva: l’autovelox in località Giaciano con Baruchella.

Nel frattempo, l’amministrazione di Bosaro provvedeva a risistemare (ma non ancora a riattivare) il vecchio autovelox, distrutto a metà maggio. Avrebbe avuto vita breve. Il giustiziere, che evidentemente della Statale 16 è un habitué, si è ripresentato con il suo fedele flessibile, provvedendo ad abbattere anche il palo in acciaio appena eretto.

E c’è stato il tempo anche per un ultimo blitz, a Mazzorno Destro, lungo la provinciale 46.

Quattro colpi in poco più di due mesi e mezzo. Anche se quello che potrebbe rivelarsi fatale è esattamente quello che lo ha visto tornare sul (primo) luogo del delitto: Bosaro.

Già, perché, dopo il primo blitz, l’amministrazione ha deciso di piazzare una telecamera puntata proprio sul nuovo autovelox, tendendo una vera e propria trappola al vandalo della strada. Le immagini devono ancora essere visionate, ma potrebbero restituire il volto del “vendicatore delle multe”.

Vendicatore sul quale, in ogni caso, stanno indagando i carabinieri, che hanno raccolto le denunce per i quattro danneggiamenti contati fino a questo momento, ma c’è da immaginarsi che il giustiziere degli autovelox stia già studiando il suo prossimo colpo.

Intanto, anche senza flessibile ma con armi certo più diplomatiche, c’è chi comunque continua a ingaggiare battaglie contro le macchine che rivelano la velocità delle auto, sanzionando gli automobilisti con il piede pesante. Paradossalmente, avviene anche a Bosaro, dove lunedì scorso l’associazione Altvelox ha depositato un esposto alla procura di Rovigo, sostenendo l’illegittimità dell’installazione dell’autovelox. Verrebe da dire che, prima della magistratura è arrivata la “giustizia fai-da-te”. Una soluzione dalla quale, comunque, la stessa associazione ha voluto prendere le distanze, sostenendo che «le azioni vandaliche non vanno mai giustificate».

Va detto che le battaglie agli autovelox non sono certo un affare tutto Rodigino. E gli scontri tra automobilisti e amministrazioni comunali sono questioni all’ordine del giorno. I primi, esasperati dalle multe; le seconde, mosse prima di tutto dalla tutela della sicurezza stradale, e che pure non disdegnano gli incassi fatti grazie agli automobilisti più spericolati.