Pubblicato il 29 Ottobre 2022
Sospettato di essere un simpatizzante di Al Qaida, Paracha è stato arrestato due anni dopo l’11 settembre.
Ad annunciare il suo rilascio, riporta il New York Times, è il governo pachistano.
“Il signor Paracha, un cittadino pakistano, che è stato detenuto a Guantanamo Bay, è stato rilasciato e ha raggiunto il Pakistan sabato 29 ottobre 2022” , ha affermato il ministero degli Esteri pakistano.
“Siamo lieti che un cittadino pakistano detenuto all’estero sia finalmente riunito alla sua famiglia”, si legge ancora nel comunicato.
Mr. Paracha, who was detained in Guantanamo Bay 🇺🇸 , has been released & reached 🇵🇰 on Saturday. The Foreign Ministry completed an extensive inter-agency process to facilitate repatriation of Mr. Paracha. We are glad that a citizen detained abroad is reunited with his family. https://t.co/VSTOTAbuMP
— BilawalBhuttoZardari (@BBhuttoZardari) October 29, 2022
Paracha era sospettato di finanziare il gruppo jihadista, ma ha sempre affermato la sua innocenza e non è mai stato accusato.
Clive Stafford-Smith, l’avvocato di Paracha, si chiede perché ci sia voluto così tanto tempo per il rilascio del suo cliente.
Paracha è stato catturato nel luglio 2003 in Thailandia durante un’operazione dell’Fbi.
L’uomo, che ha studiato negli Stati Uniti, è stato accusato dalle autorità statunitensi di avere contatti con alcune delle figure più importanti del gruppo terroristico responsabile dell’attacco alla Torri Gemelle, tra cui il suo leader Osama bin Laden e Khalid Sheikh Mohammed.
Dopo 14 mesi in una prigione militare statunitense a Bagram, in Afghanistan, è stato trasferito a Guantanamo.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è sotto pressione per liberare i prigionieri non incriminati e portare avanti i processi contro coloro accusati di avere legami diretti con al-Qaeda.
La sua amministrazione ha approvato il rilascio di Paracha l’anno scorso, insieme con quello di un altro cittadino pakistano, Abdul Rabbani di 55 anni, e Uthman Abdul al-Rahim Uthman, 41, originario dello Yemen.
La dichiarazione del ministero degli Esteri pakistano non menzionava Rabbani.
L’avvocato di Paracha ha affermato di aspettarsi la liberazione di altri detenuti nei prossimi mesi.
“Ho ancora quattro clienti lì, tutti autorizzati al rilascio – ha detto alla BBC – una situazione che è un imbarazzo per gli Stati Uniti”.