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Hollywood in lutto: si è spento Burt Young, il Paulie di Rocky. L’accorato addio di Sylvester Stallone

Pubblicato il 19 Ottobre 2023

Continuano i lutti nel mondo della tv e del cinema e, dopo gli addii a Lara Parker, la strega Angelique di “Dark Shadows”, a Suzanne Somers, la protagonista di 3 “Tre cuori in affitto” e a David McCallum, meglio noto come il dottor Donald Mallard nella serie “NCIS Unità anticrimine“, arriva un’altra tragica notizia: la morte di Burt Young, il celebre Paulie Pennino che ha recitato al fianco di Sylvester Stallone nella saga di Rocky.

La notizia è stata comunicata dalla figlia Anne Morea Steingieser al New York Times, senza però indicare la causa del decesso, e l’attore italo-americano si è spento a Los Angeles lo scorso 8 ottobre.

La vita di Burt Young

Il vero nome dell’attore, nato da genitori italo-americani, era Gerald ‘Jerry’ Tommaso DeLouise e decise di chiamarsi Burt Young in onore dei suoi cantanti preferiti: Burt Lancaster e Neil Young.

Nacque il 30 aprile 1940 nel Queens, a New York, e per arrangiarsi faceva diversi lavori come pulitore di tappeti, venditore e installatore. Iniziò ad appassionarsi alla recitazione da giovane, quando cominciò a studiare all’Actors Studio con Lee Strasberg, che sarebbe poi diventato il suo mentore.

Era sposato con Gloria DeLouise, che però morì nel 1974, e aveva una figlia, Anna Morea, anche lei attrice. L’attore aveva anche aperto un ristorante nel Bronx, a New York.

La carriera

A 28 anni ottenne la sua prima prima parte in una commedia teatrale e poi fece il grande salto nel mondo del cinema partecipando a film che ruotavano principalmente attorno al crimine: “La gang che non sapeva sparare” (1971), “Il mio uomo è una canaglia” (1971) e “Rubare alla mafia è un suicidio” (1972).

A cavallo tra il 1973 e il 1974 Young fu particolarmente attivo e recitò in film di un certo spessore come “Un grande amore da 50 dollari” di Mark Rydell, “40.000 dollari per non morire” di Karel Reisz, “Chinatown” di Roman Polanski, “La gemma indiana” di Marvin J. Chomsky e “Killer Elite” di Sam Peckinpah. Young collaborò anche con Sergio Leone vestendo i panni di Joe nel film del 1984 “C’era una volta in America”.

Il ruolo che però lo ha consacrato definitivamente e lo ha fatto conoscere al grande pubblico è sicuramente quello di Paulie Pennino nella saga di “Rocky”, fratello maggiore di Adrian e cognato di Rocky Balboa, uomo burbero e pieno di vizi ma dal cuore tenero.

Una delle scene più iconiche è quando Paulie invita Rocky ad allenarsi nel mattatoio di Philadelphia, dove Rocky prende a pugni le carcasse delle mucche congelate. Paulie sarà una colonna portante di tutti e 6 i film di Rocky e ricevette anche una nomination all’Oscar come attore non protagonista.

Sylvester Stallone, appresa la notizia, ha voluto salutare così l’amico e il collega che ha contribuito a rendere “Rocky” una delle saghe più amate del cinema hollywoodiano: “Al mio caro amico, Burt Young, eri un incredibile uomo e un incredibile artista. Mancherai molto a me e al mondo… RIP”.