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Christian Giagnoni : “Gli Handbiker sanno quando escono ma non se torneranno”

Pubblicato il 22 Giugno, 2020

Christian Giagnoni  45 anni, pratese, ex campione d’Italia nel 2003 nel ruolo di capitano del Prato Hockey 54, oggi disabile a causa di un brutto incidente avuto nel 2010, parla dello sport che lo unisce al famoso e sfortunato compagno Alex Zanardi. Anche Giagnoni è da quattro anni  handkbiker e  vincitore  per quattro anni consecutivi del  Giro d’Italia Handkers.

In un’intervista al quotidiano La Nazione il campione pratese, esorta  l’amico Zanardi a non mollare e non esita a definirlo: “Il trascinatore del movimento, il direttore d’orchestra. Grazie alla sua notorietà ha portato tantissima attenzione sulla disciplina, che oltre ad essere un’attività sportiva è per prima cosa un segnale di speranza e di vita per chi si sia trovato improvvisamente a fare i conti con la disabilità. Alex è insieme il nostro passato e il nostro futuro”.   

Giagnoni racconta che è stato Alex Zanardi a rendere famoso questo sport ad attrarre sponsor, e soldi per ricerca di nuovi materiali. E spiega che questo sport ha sempre un margine di rischio perché gli atleti si allenano da soli, ” sanno quando escono ma non se ritorneranno.”

“L’handbiker corre schiacciato a terra, la sua sagoma è difficilmente visibile, benché segnalata da una bandierina sostenuta da un’antenna e dotata di luci. Ma in estate di giorno le luci non si vedono. Pensiamo a quanti ciclisti su bici tradizionali vengono  falciati benché più visibili di noi” dice Giagnoni.

Alla domanda se non sarebbe meglio allenarsi nelle piste ciclabili, Giagnoni obietta che le piste ciclabili sono troppo affollate e loro stessi diventerebbero il pericolo, rischiando di travolgere podisti, cani e pedoni.  Christian conclude, dicendosi convinto che se bastasse il carattere Alex Zanardi avrebbe vinto anche questa battaglia.

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