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Prato, quarta città in Toscana per numero di sfratti

Pubblicato il 23 Giugno, 2020

Entro fine anno a prato si rischiano 500 sfratti esecutivi, la situazione non è certo delle più rosee. Secondo le stime del Sunia, (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari) tra marzo e maggio hanno chiesto aiuto al sindacato 259 cittadini. Laura Grandi, segretaria regionale  informa che solo 39 proprietari hanno abbassato la rata: “Abbiamo tutti segnali di una pentola a pressione che sta bollendo” dichiara la segretaria  “ Le domande pervenute al Comune per il contributo straordinario all’affitto sono state quasi  duemila, il 585% in più rispetto al 2019”. Su quasi duemila richieste, solo 605 sono state ammesse e finanziate.

 Gli affitti a Prato sono cari, il costo al metro quadrato raggiunge i 500 euro per un monolocale e 800 euro per un piccolo appartamento di tre stanze.  Non a caso i pratesi si spostano sempre più fuori dal centro fino a sconfinare nelle  province limitrofe (Agliana, Quarrata). L’emergenza abitativa è sempre più pressante con affitti alti e  stipendi sempre più bassi.  Prato è quarta città in Toscana per numero di sfratti, se ne calcola uno ogni 380 famiglie.

Il  Comune cerca di far fronte al problema proponendo  Imu agevolata al 5,7% sulle case ad affitto calmierato e bonus da 500 euro ai proprietari che passano al canone agevolato ma la cosa principale da fare sarebbe rivedere  I patti territorialifermi  dall’estate del  2003.

A  Prato non sono stati aggiornati gli accordi pattuiti tra 11 associazioni di inquilini e proprietari sotto l’egida del Comune.  Laura Grandi lancia un appello perché prevalga l’interesse generale : “L’accordo territoriale è l’unico strumento per calmierare gli affitti del 30%».  La Grandi condanna l’uso della cedolare secca del 10% per i proprietari che affittano a prezzi di libero mercato.

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